martedì 25 ottobre 2022 - Gianluca Parisi

Ricostruita l’origine e il testo di un’antica preghiera aragonese della zona rurale del napoletano

Sono molte le preghiere tramandate da generazioni, da padre in figlio nei territori rurali e montani della Campania a bassa densità antropica.

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Zaragoza

Antonio Del Vecchio, giornalista e storico per passione, ha recentemente portato a termine un lavoro di ricerca iniziato nel 2011 con l’ArcheoClub dell’epoca di Calvi Risorta. Il lavoro è stato effettuato con interviste nei paesi di Terra di Lavoro in particolare quelli del versante ovest dei Monti Trebulani e la ricerca di riscontri storici e tracce nelle biblioteche e archivi.
Dal lavoro che n’è venuto fuori una preghiera ha destato l’interesse storico.
È stata diffusa dalla corte del castello aragonese presente fino al 1700 a Calvi Vecchia (oggi frazione di Calvi Risorta).

La preghiera ha origine nel culto della Vergine del Pilar (Pilastro) attuale Santa Patrona della Spagna. Veniva recitata tra Calvi Risorta e Giano Vetusto da Maria Fusco Caterina morta negli anni ‘90. La signora cingeva la testa del sofferente con un pezzo di seta e recitava la preghiera ricevuta oralmente dalla madre. La Fusco diceva “che per aver efficacia la preghiera doveva essere imparata a memoria dopo la messa di Natale della mezzanotte e ripetuta ogni giorno per un anno intero. Solo dopo la messa di mezzanotte dell’anno successivo, la persona che l’aveva ricevuta in dono diventava un guaritore e poteva usarla per alleviare le sofferenze delle persone”.

La preghiera si è diffusa oralmente perché la popolazione dell’epoca era largamente analfabeta e questo stratagemma ha consentito di non perdere memoria della preghiera, almeno fino al secolo scorso. In Italia si invoca l’intercessione di santa Caterina da Siena, oggi santa patrona d’Europa, in Spagna alla Madonna del Pilar.

Versione in latino volgare recitata dalla Fusco
“Benedici Tibi
Benes Convertati viotiure
et sereno molto mesta Diot
salvamet seon miseri perto


vior ognius date nobis et vobis
salutem corporis
o per exfelat corporis tui satis cum olà
furiondo male patis per prevedentione eius filose provvedeste
mei Spirito Santo. Amen”

Antonio Del Vecchio ha trovato riscontro alla preghiera nei borghi di San Gregorio, Utebo e Alfocea nella regione di Aragona.

Versione in castigliano recitata a Zaragozza
¡Los que creemos en ti, bendecimos al Señor!
Con usted ayuda Dios sálvame miserable pecador
y siempre danos todo el vigor y la salud del cuerpo.
Por sus sufrimientos, deja que el mal furioso se vaya
o lo soportas con serenidad, en vista de su eterna salvación.
El que sufre: “Ayúdame a través del Espíritu Santo. Amén”




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