lunedì 21 gennaio 2013 - Terenzio Davino

Quiet: la leadership introversa

"Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare" di Susan Cain (Editore Bompiani, 2012 424 pp.)

Nel mondo c’è sempre bisogno di chi sa riflettere, impiega la solitudine per essere potente catalizzatore dell’innovazione, persone che creano, inventano nel silenzio della quiete e brillano sotto la giusta luce, anche se per alcuni è una lampada da scrivania. Nel libro “Quiet” (tranquillo, calma) l’autrice descrive e dà voce al “potere degli introversi”, figure umane che preferiscono leggere invece che socializzare tutto il tempo, persone con l'inclinazione a lavorare in autonomia con perseveranza, libertà, concentrazione, spiccata sensibilità e trovando realizzazione nel lavoro (introversi felici).

Nel libro Susan Cain mette a frutto i cinque anni trascorsi a documentarsi attraverso storie professionali, raccogliendo esempi di leader introversi, culture che premiano la “leadership introversa” e proponendo la sua esperienza come consulente e il passaggio personale vissuto da timida riluttante a timida orgogliosa, capace di spiegare la forza e il ruolo nella società degli introversi che silenti offrono progressi all’umanità.

L’autrice nel suo libro “Quiet” organizza il sapere tratto dai volumi letti sull’argomento, studi scientifici, articoli, blog e discussioni online, elaborando un “Manifesto degli introversi” con il quale esalta il senso da dare al proprio percorso di carattere taciturno ove è l’amore a essere essenziale e l’essere socievole, invece, un optional. Prendere anche coscienza del fatto che “essere onesti con il proprio temperamento, è la chiave per trovare un lavoro da amare e che abbia un significato”. Nel testo sono anche descritte con acume da Susan Cain le situazioni che creano disagio alla persona introversa e l’autrice consiglia come meglio porsi a proprio agio e contribuire al contesto presente. La Cain auspica che cresca una “prossima generazione d’introversi nella consapevolezza della propria forza” capace di “usare bene i poteri che sono toccati in sorte”.




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