mercoledì 28 giugno 2023 - Attilio Runello

Quando salvammo l’esercito serbo durante la prima guerra mondiale sconfitto dagli austroungarici

Nel 2014 presso la nostra ambasciata a Belgrado è stata realizzata una mostra fotografica sul salvataggio effettuato dalla marina militare italiana dell'esercito serbo. 

La Serbia era in guerra contro gli imperi centrali, impero tedesco e austroungarico e aveva come alleati Russia, Francia, Regno Unito ed Italia. Il suo esercito però era stato sconfitto dagli austriaci che avevano invaso la Serbia indipendente soltanto dal 1878 A seguito della sconfitta l'esercito si diresse verso le coste albanesi sotto il controllo della marina italiana.Riportiamo dal testo della mostra: "Dal 12 dicembre 1915 fino al 29 febbraio 1916, sulle navi italiane scortate dalla Regia Marina, vennero trasportati 260.895 profughi e militari serbi, 24 soldati austriaci prigionieri dell’Esercito serbo, 10.153 cavalli, 68 pezzi di artiglieria e 300.000 quintali di materiale bellico. L’operazione si compose di 248 viaggi, nel corso dei quali vennero impiegate 350 navi, e assieme all’Esercito furono tratti in salvo anche il Governo serbo e i vertici militari del Paese, il Re Pietro I Karađorđević e il Reggente Alessandro II. Furono inoltre imbarcati e portati in salvo anche 6.000 soldati montenegrini e il Re del Montenegro Nicola I assieme alla famiglia reale. L’impresa della Marina italiana rimase fino ad oggi pressoché sconosciuta nonostante il fatto che tra gli alleati della Triplice Intesa l’Italia sostenne quasi in totalità il peso e la responsabilità del salvataggio dell’esercito e della popolazione serba e montenegrina." I militari in grado di combattere vennero riorganizzati e contribuirono alla vittoria finale. Gli altri furono trasportati in Italia e in Francia. L'operazione avvenne con il contributo delle marine francesi e britanniche ma anche sotto le incursioni della marina austriaca di stanza a Durazzo.




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