lunedì 27 maggio 2019 - Piero Tucceri

Quando le donne "scimmiottano" gli uomini

Sempre più spesso si ripropone la questione femminile. Non è confutabile il fatto che, nel tempo, le donne abbiano raggiunto notevoli conquiste sociali. Questo però è successo soprattutto nel secolo scorso. Per cui, toccherà alle nuove generazioni il compito di perseguire il raggiungimento di ulteriori traguardi sociali, attraverso il fattivo impegno nelle sedi culturali, politiche ed economiche.

Nell'odierno contesto sociale, diventa sempre più preminente una nuova figura femminile, la quale si pone però assai lontana dall'immagine di donna alla quale siamo abituati. Quella odierna è infatti una donna capace di indulgere alle stesse espressioni dell'uomo, dai comportamenti come quelli di un uomo e capace di delinquere come un uomo. Così come non sono più soltanto gli uomini a descrivere torbide passioni, ma le stesse donne ci parlano delle loro esperienze con partner sovente più anziani di loro. Per non parlare del linguaggio adottato nella vita quotidiana. Capita a chiunque di incontrare per strada o sui mezzi pubblici gruppi di ragazze prede di espressioni a dir poco volgari. Tutto questo, si pone in stridente contrasto con gli zainetti firmati che indossano e con le chiome ben stirate ostentate.

E cosa dire degli episodi di bullismo coinvolgenti, e sovente vedendole addirittura protagoniste, le ragazze? Come mai succede questo? Il dato di fatto emergente, è che delle lotte per liberare le donne da stereotipati ruoli sociali sia rimasto ben poco nelle giovani di oggi. A residuarne sembra essere soltanto l'aspetto più deteriore di una rivendicazione di parità con gli uomini, la quale, piuttosto che dimostrarsi salvifica, le relega in una paludosa e mortificante subcultura di inequivocabile stampo maschilista. Forse non è marginale ricordare che l'emancipazione non consista nello scimmiottamento dei riti, delle aspirazioni e dei comportamenti maschili, ma passi attraverso l'acquisizione della consapevolezza della necessità di una nuova cultura basata sui valori della convivenza civile e del riconoscimento dei reciproci ruoli sociali.

 




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