giovedì 19 gennaio 2012 - Fernando Bassoli

Pubblicato l’ebook “I racconti del 2012”

Nel corso dell’anno passato si è parlato moltissimo della profezia dei Maya che prevede la fine del mondo nel 2012, menzionando addirittura una data precisa: quella del 21 dicembre, che comincia a fare un po’ paura a qualcuno.

Un po’ per curiosità, un po’ per sdrammatizzare, ho chiesto a Francesca Lulleri, appassionata di queste tematiche e distintasi per articoli pubblicati nei siti web dedicati al 2012, di scrivere “a quattro mani” un libro di narrativa fantascientifica, per dimostrare che verità storica e fantasia possono interagire producendo interpretazioni inedite.

Il risultato finale è l’opera letteraria “I racconti del 2012”, che si divide in tre parti: “Lucifero, il Signore della luce (L’altra verità)", “Il mondo di Thebel” e “Le origini di Garlen”.

Possibili interpretazioni. “Erroneamente si pensa che la brusca fine del calendario Maya debba essere interpretata con la fine del mondo attuale – spiega Lulleri -. Questo è enfatizzato dal fatto che alcuni credono di avere riconosciuto nella fatidica data del 21/12/2012 il ritorno degli Dei, di quegli esseri cioè presumibilmente extraterrestri che, con il loro arrivo, potrebbero decidere le sorti del nostro pianeta: una sorta di giudizio universale.

Alcuni pensano che l’avvicinarsi del loro pianeta d’origine al nostro sistema solare produrrà effetti catastrofici dovuti all’enorme forza di gravità accentuata anche dall’allineamento dei pianeti in atto (vedasi Teoria Anunnaki, Nibiru); altri sostengono che avremo a che fare con un pianeta non necessariamente abitato, ma costituito da una stella di neutroni dall’enorme attrazione gravitazionale, che provocherà danni irreparabili (Teoria pianeta X).

Altri ancora pensano ad una fortissima tempesta solare e ad un enorme flare (si tratta di esplosioni che avvengono sulla corona solare e consistono in forti eruzioni plasmatiche che rilasciano grandi quantità di radiazioni e materia) che arriverà sulla terra proprio durante quei mesi, provocando la distruzione delle centrali elettriche, satellitari e telefoniche e riportandoci ad una condizione precaria che avrebbe effetti devastanti su tutta la popolazione mondiale.

Altri parlano della risonanza di Schumann, i cui valori nel 2012 diverrebbero tali da invertire i poli magnetici terresti. I più estremisti ipotizzano una forte inclinazione dell’asse terrestre dovuta a eventi catastrofici e uno stop della rotazione della Terra che si protrarrebbe per tre giorni, per poi ricominciare a ruotare in senso inverso”.

Conclusioni.
 Cosa accadrà davvero nel 2012? Per ora sappiamo solo che il 21/12/2012 è la data del calendario gregoriano nella quale potrebbe accadere qualcosa capace di determinare una discontinuità storica col passato. Inutile aggiungere che di scientifico c’è davvero poco. Di certo sappiamo che il popolo Maya si distingueva per una vera e propria passione per il tempo ed era abituato a registrare attentamente ogni singolo evento.

I Maya sostenevano che la Terra avesse già conosciuto ben quattro grandi distruzioni e che nel grande libro del mondo ne fosse prevista una quinta. Queste importanti informazioni sono arrivate fino a noi attraverso il cosiddetto “Codice di Dresda” (XI o XII secolo), uno dei tre testi sopravvissuti alle devastazioni poste in essere dai conquistatori spagnoli. Il lavoro di decifrazione fu possibile grazie alle intuizioni dello studioso Ernest Forstermann.

Nell’ultima pagina del Codice di Dresda si vede l'immagine del mondo invaso dalle acque. La domanda alla quale non è facile dare una risposta è: cosa intendevano i Maya per acqua? Qui potete trovare tutte le informazioni sul libro "I racconti del 2012".


 




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