lunedì 21 maggio 2018 - Giovanni Graziano Manca

Pubblica Amministrazione: bermuda, infradito & problemi reali

Ci sarebbe da domandarsi quanti veramente siano i dipendenti comunali del capoluogo sardo che si presentano al lavoro in bermuda e infradito. "Infradito vietate in ufficio, le regole per commessi e impiegati: "Serve sobrietà"". Titola così, il quotidiano di Cagliari, un articolo riguardante il "codice d'abbigliamento" nei posti di lavoro. Leggendo l'articolo si apprende che per evitare che gli impiegati si presentino in ufficio in maniera indecorosa, anche l'assessorato al personale del Comune di Cagliari sta lavorando a un regolamento che verrà applicato a tutti i dipendenti. "Non abbiamo mai avuto casi eclatanti, ma il problema potrebbe presentarsi soprattutto d'estate quando a causa del caldo ci si scopre un pò troppo", spiega l'assessore comunale competente per l'adozione del provvedimento. Il regolamento di cui si parla appare legittimo e anche sensato ma di ben altre misure, ci sarebbe bisogno, per ristabilire, in ambito pubblico, un minimo di sobrietà!

La notizia cui viene dato risalto fa seguito ad articoli che continuamente appaiono sulla stampa nazionale (e che riguardano la generalità delle amministrazioni pubbliche) sulla inadeguatezza dei dirigenti pubblici, sui danni che molti di essi creano alla PA, sugli sprechi di risorse che penalizzano i conti pubblici, su disparità e inefficienze generate da determinazioni dirigenziali che penalizzano i cittadini amministrati, sull'aumento della corruzione dappertutto, nel nostro paese. Su quest'ultimo punto Raffaele Cantone sostiene che una delle soluzioni contro la corruzione dilagante potrebbe consistere nel prevedere specifici percorsi formativi nelle scuole e nelle Università affinché le nuove generazioni che saranno la futura classe dirigente del Paese siano più sensibili ai temi della legalità e dell’onestà. Le questioni della legalità e della moralità in ambito pubblico rivestono in Italia, e non da oggi, i caratteri dell'emergenza.

Ecco, occorrerebbe prevenire ulteriori danni all'immagine della PA italiana e del nostro paese. Occorrerebbe trovare subito adeguate soluzioni ai problemi esistenti nelle amministrazioni pubbliche (iniziando, ovviamente, a risolvere quelli più seri). Nessuno può chiamarsi fuori rispetto a questo obbiettivo ed è giusto che ogni amministrazione si impegni con misure che portino contributi significativi per il suo raggiungimento.




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