lunedì 10 gennaio 2011 -
Prima settimana positiva per la doppia Fiat in Borsa

Dallo stabilimento di Brampton in Canada, l'amministratore delegato della Fiat,Sergio Marchionne, auspica il rimborso dei debiti verso il governo americano e canadese già a partire dal 2011: "mi piacerebbe, se possibile, e mi impegnerò a raggiungere questo obiettivo", augurandosi anche di ottenere entro gennaio 3 miliardi di dollari di finanziamenti chiesti al Dipartimento dell'Energia americano.
Il rimborso anticipato consentirebbe alla Fiat di passare dall'attuale 20% a oltre il 50% della proprietà di Chrysler, che nel frattempo ha festeggiato l'inizio della produzione di due nuovi modelli: Chrysler300 e la Dodge Charger.
"Chrysler ha contratto un grosso debito di gratitudine nei confronti dei contribuenti americani e canadesi per i prestiti che hanno consentito all'azienda di risanarsi. Grazie all'impegno, al supporto e alla dedizione dei nostri partner e dei lavoratori di Canadian Auto Worhers - ha aggiunto Marchionne - stiamo dimostrando che cosa è possibile ottenere quando industria, governo e sindacati riconoscono la necessità di trovare un punto d'incontro".
Per tornare a casa nostra, la prima settimana del debutto Fiat in Borsa ha ottenuto una risposta positiva dal mercato.
Nonostante una leggera frenata negli ultimi due giorni, la Spa dell'auto ha concluso le cinque sedute a quota 7,445 euro, con un progresso dell'11,9% sulle quotazioni di fine 2010.
L'Industrial invece ha terminato la settimana con un rialzo superiore al 6%, con il titolo a quota 9,6 euro.
Sul fronte dei volumi, Fiat Spa ha avuto la meglio con 1,8 miliardi di euro scambiati sulle azioni ordinarie contro 1,3 miliardi del settore Industrial (che comprende il gruppo Cnh e Iveco).
Ci vorranno ancora alcuni giorni per l'assestamento delle quotazioni, ma il bilancio è nel complesso positivo.
Il gruppo vale 2,1 miliardi di capitalizzazione in più, la somma delle quotazioni supera i 17 euro, con un balzo del 10% rispetto ai 15,43 euro dell'ultimo prezzo Fiat e ben oltre i circa 10 euro previsti prima dello spin-off.
La chiave di volta per il futuro saranno appunto i rapporti con la Chrysler, l'eventuale rimborso anticipato dei debiti contratti e tra le ipotesi per arricchire le casse della società la quotazione di Ferrari, il vero gioiello che secondo gli analisti non vale meno di 3 miliardi.