Prestiti più cari per le famiglie

Mutui e prestiti più cari per le famiglie a gennaio, mentre gli interessi riconosciuti sui conti correnti registrano una lieve limatura dallo 0,36 allo 0,35%. È quanto emerge dalle elaborazioni della Banca d'Italia contenute nel bollettino "Moneta e Banche", dal quale risulta invece che i tassi sui prestiti oltre un milione di euro per le società non finanziare hanno segnato una riduzione (dal 2,56 al 2,36%). Per le famiglie, invece, i tassi sul credito al consumo sono saliti di quasi mezzo punto all'8,78% dall'8,33% di dicembre, e per i mutui dal 3,18% di fine 2010 al 3,36% di inizio 2011.
Per i mutui è il livello più alto almeno dal dicembre 2009. Per le imprese, nel complesso - scrive
“Mutui e prestiti sono infatti più cari per le famiglie a gennaio, mentre gli interessi riconosciuti sui conti correnti si abbassano, con le banche che introducono un pizzo di 3 euro, una vera e propria tassa sugli anziani per poter prelevare i propri soldi alla sportello” rilevano ancora i consumatori. “Se i tassi sui prestiti oltre un milione di euro per le società non finanziare riescono a ridursi dal 2,56% al 2,36%, mentre i tassi sul credito al consumo sono aumentati di quasi mezzo punto dall'8,33 % all'8,78% ed i mutui aumentano ancor prima del ventilato rialzo dei tassi di riferimento Bce del 7 aprile - spiegano - vuol dire che la manovra del sistema bancario, per far quadrare i conti, è addossata totalmente sulle spalle delle famiglie”. Per il Codacons per le famiglie italiane i mutui ed i prestiti sono diventati più cari, a differenza degli interessi riconosciuti sui conti correnti che scendono dallo 0,36% allo 0,35%. “Insomma si allarga ancora di più la forbice tra tassi attivi e passivi che in Italia rappresenta già un record negativo rispetto agli altri Paesi Ue” commenta il Codacons.
L'aumento del costo dei mutui “è un dato molto preoccupante, specie se si considera che