mercoledì 24 gennaio 2018 - Domenico Attanasii

Politici con la testa piena di crusca

È mattina presto, quando avverto un prurito dietro l'orecchio. Di solito, mi basta l'indice e il collo leggermente girato per far sparire il fastidio. Non mi passa, così continuo a grattarmi.

Penso da solo seppure costretto dalle vicissitudini politiche quotidiane in uno spazio mentale condiviso e affollato. Sul quotidiano "La Stampa" che ho in mano guardo le figure, poi leggo anche le parole; quelle del presidente della Crusca:

“Le elezioni uccidono l’italiano. E il campione è il M5S”.

Eppure, Alberto Moravia ha fatto solo il ginnasio ed è letto e tradotto in tutto il mondo. Lo scrittore ceco, Bohumil Hrabal ha raccontato storie con un linguaggio popolaresco attraverso disinvolti registri lessicali affabulando intere generazioni.

"L’uno vale uno” lanciato dai 5 stelle trova in questa sintassi elementare la sua perfetta realizzazione".

Dopo aver lanciato l'allarme, iI presidente dell’Accademia della Crusca Mazzarini non ha mancato di marcare il territorio dell'intelletto, con un endorsement per il fine linguista Matteo Renzi, già concorrente della "Ruota della Fortuna".

"Mi era molto piaciuto il dibattito sulla Costituzione fra Matteo Renzi e il professor Gustavo Zagrebelsky fu molto interessante e gustoso, non vedo molti altri leader disponibili al match diretto e invece sarebbe molto utile".

Un gioco a premi condotto da quel Mike Bongiorno che secondo Umberto Eco incarnava fortemente un senso di mediocrità diffusa.

Beata ignoranza!




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