venerdì 23 marzo 2012 - UAAR - A ragion veduta

Pew Forum: “Americani sempre più stanchi della religione nella politica”

Anche negli Stati Uniti, con il processo di secolarizzazione e l’emergere massiccio di non credenti e laici, sempre più persone ritengono che i politici ostentino fin troppo la propria religiosità. Non solo, ma anche che le chiese attuino troppe ingerenze negli affari pubblici. Idee che si diffondono sempre più tra i votanti democratici e, sebbene in misura minore, anche tra i quelli repubblicani. Sono alcuni dei risultati che emergono da un’articolata inchiesta del Pew Research Forum, che fa confronti con gli anni passati.

Tra il 2001 e il 2012 sono aumentati sensibilmente ad esempio i cittadini che ritengono i politici “troppo” solerti nell’esprimere pubblicamente la propria fede religiosa, anche con le preghiere. Sono passati dal 12% al 38%. Ma sono cresciuti, seppur meno, quelli che invece ritengono insufficiente l’espressione pubblica della fede tra i politici. Passano dal 22% al 30%, ma il trend è in calo rispetto ai picchi degli scorsi anni. In caduta libera chi invece pensa che i politici esprimano in maniera “giusta” la propria fede, dal 60% al 25%.

Segnali che fanno intuire una radicalizzazione negli anni scorsi tra i fondamentalisti, che però non si è consolidata: tanto che i “too much” ormai sopravanzano i “too little”.

Altro cambiamento importante nella società è che gli americani stanchi delle ingerenze politiche delle confessioni religiose, secondo questa ricerca, sono ormai la maggioranza. Tra 1996 e 2012 coloro i quali sono a favore di uno stato laico e ritengono che le chiese debbano rimanere fuori dalla politica sono passati dal 43% al 54%. Superando i sostenitori dell’ingerenza, che calano nettamente dal 54% al 40%.

Tra gli altri aspetti analizzati, c’è anche il legame tra partiti e religione negli Usa. Secondo la maggioranza degli intervistati, il partito repubblicano è troppo influenzato dai conservatori di stampo religioso. Mentre solo il 41% ritiene che i liberals laici abbiano troppo controllo sul partito democratico.




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