mercoledì 21 dicembre 2011 - Rodolfo Buccico

Per il diabete torna utile anche la fitoterapia cinese

Le integrazioni tra regime terapeutico occidentale e sapere medico tradizionale sono le più disparate, ormai appare utile una visione complessiva della salute individuale. In tale contesto possiamo citare una serie di piante che la fitoterapia cinese ci tramanda e che negli ultimi anni sono state valutate positivamente anche alla luce dell'Evidence Based Medicine nella gestione integrata del paziente diabetico.

Le alterazioni del metabolismo glucidico, sia in eccesso che in difetto, sono condizioni che, come ad esempio il diabete mellito, nella fisiopatologia della medicina cinese corrispondono o a situazioni di deficit di Qi oppure ad un eccesso di Calore e deficit relativo di Yin. Generalmente, per questo tipo di patologia, soprattutto per il Diabete mellito di tipo 2 sono prescritte delle formulazioni con numerosi componenti che contribuiscono a ripristinare l'equilibrio perduto, vi sono anche delle mono-prescrizioni che vengono impiegate come supporto ad un regime terapeutico-dietetico più ampio.

Fra le droghe maggiormente prescritte come componente unico vi è il Ren Shen (radix Ginseng) che si è dimostrato in grado di ridurre l'insulino-resistenza in assenza di modificazioni della glicemia nel paziente sano; i meccanismi di azione sono l'incremento della secrezione di insulina e della captazione del glucosio ematico; vi è anche Huang Lian (Rizoma Coptidis) che ha dimostrato un'efficacia simile alla metformina, promuovendo inoltre la rigenerazione delle cellule-beta del pancreas. Da non trascurare Lai pu tao (Semen Momordica charantia) che ha la capacità di incrementare il trasporto intracellulare del glucosio presentando tuttavia il rischio di indurre convulsioni e ipoglicemie. Sempre nella tradizione fitoterapica cinese si novera il contributo della Cannella (Cortex Cinnamonum cassia) di cui è stato dimostrato un effetto ipoglicemizzante (con una maggiore riduzione del livello dell'emoglobina glicata rispetto ai farmaci di sintesi) e ipolipemizzante attraverso l'assunzione come integratore dietetico, l'effetto si collega all'induzione di una maggiore sensibilità recettoriale all'insulina, un incremento della secrezione e riassorbimento dal circolo ematico di glucosio. 




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