lunedì 18 aprile 2011 - Professional Consumer

Per i Consumatori, parole crociate sciarade indovinelli

Per i Consumatori c’è da divertirsi con le parole crociate, sciarade, indovinelli e rebus che riempiono i supermercati.

Questo è quanto ci propone il mercato dei prodotti alimentari.

Questo mostra quanto siano necessari esercizi di pratica enigmistica per disinnescare trucchi e doppi-gioco che ci vengono proposti quando ci facciamo prossimi all’acquisto.

“Panna”, l’acqua minerale, lo è di nome o di fatto?

E quel lieve dell’acqua “Lieve”, sarà lieve?

Sempre quelli della Lieve nell’etichetta scrivono: “Può essere consigliata per i bambini”. Loro intanto non lo fanno.

L’olio “Cuore” fa bene al cuore? Non c’è scritto; ci invitano però a desumerlo.

La minerale “Succhi” va bevuta come raccomandato: 8 bicchieri al giorno per smaltire le scorte o come prescrizione posologica?

La Posologia potrebbe divenire il più sofisticato modo di trattenerci presso il Loro prodotto.

Se quell’acqua viene bevuta, con cadenzata regolarità, seguiamo una cura: fidelizzati!

Rovistando negli scaffali del supermercato si può far tesoro dei prodotti in predicato di prescrizione medica.

I cereali “Kellogs’” espongono le quantità giornaliere raccomandata ad un adulto.

Risponde “Nestlé’” con “Fibre1” e…”una porzione contiene il 40% del fabbisogno giornaliero”.

Siete affetti da stipsi? Niente paura, si fanno in quattro per voi; la “Danone” con lo yogurt “Activia” migliora “ogni giorno la tua naturale regolarità”.

C’è chi va fino in fondo, lo “Yogurtino” della “Plasmon”, per “mantenere il benessere dell'intestino.

Gozzovigliatevi, tanto “Maya– Proactive” fa il miracolo: aiuta a ridurre significativamente il colesterolo.

”Buon giorno salute”. Esercizi quotidiani per il tuo intestino: una confezione al giorno leva il medico di torno con Yakult, alimenti pre- pro-sim-biotici.

Ricomponiamoci. Assumiamo un tono professionale.

La Fidelizzazione va accuratamente evitata. Può essere una malattia invalidante: consente ai produttori di sottrarsi alla concorrenza del mercato e noi di trovarci ficcati in nicchie maleodoranti dove i venti della convenienza non spirano.

C’è aria viziata. Gestire la formazione del prezzo stando in apnea può risultare oltremodo difficoltoso. Le rendite di posizione troverebbero agio e Noi Consumatori mancheremmo ad uno dei precetti della nostra Mission: pulire il mercato da viscosità, opportunismi, farragini, che rallentano la produttività degli scambi.




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