lunedì 26 settembre 2011 - Fernando Bassoli

Parma – Roma 0 – 1. Prima vittoria all’americana. Totti incanta

E meno male che c’era chi temeva che Francesco Totti fosse a fine carriera, che andasse gestito e fatto riposare spesso. Meno male che c’era chi diceva fosse pigro. Con la sfolgorante prestazione offerta nel posticipo serale al Tardini, il Capitano, in condizioni atletiche straripanti, ha chiuso la bocca a tutti e fatto sgranare gli occhi a DiBenedetto, presente in tribuna in occasione della prima vittoria di questa delicata stagione.

Oltre a colpire un palo, con la complicità di Mirante, oltre a sfiorare la rete con un tiro dei suoi, Totti ha diretto il gioco con tocchi smarcanti di prima che hanno fatto girare la testa ai gialloblu di Colomba. Perché quando un campione è in gran forma, motivato e in serata, non è semplice fermarlo. Se la Roma era malata, questi tre punti, anche se conquistati contro un avversario non irresistibile, che ne aveva beccati 4 dalla Juve e 3 dalla Fiorentina, sono la migliore medicina.

Osvaldo la butta dentro - Poco importa che a segnare sia stato Pablo Osvaldo (al 50°), al suo secondo goal in campionato. La partita l'hanno vinta Totti, De Rossi e il convincente Heinze. L’italoargentino ex Espanyol ha solo messo in porta un cross dalla destra di Rosi, dimostrando così le sue qualità di realizzatore. Non sappiamo ancora quale potrà essere il suo contributo complessivo, ma pare di capire che la Roma non abbia preso il brocco del quale qualcuno cominciava a sparlare. Se in Spagna il neoromanista ha firmato 22 reti negli ultimi 44 incontri disputati un motivo ci sarà. È pur vero che, come spesso accade, una volta segnato il puntero si è trasformato ed è apparso più libero di esprimersi e rischiare le giocate più difficili, sfiorando anche il raddoppio. Perché la psicologia nel calcio conta eccome e mettersi a posto la coscienza di bomber trovando la via della rete vuole dire giocare sul velluto, con la mente sgombra dai cattivi pensieri che rovinano le prestazioni.

Cosa non va' – Non è tutto oro quello che luccica. Lobont, ad esempio. Il portiere romeno ha una tecnica molto discutibile. Esce poco e male. Para, perché è sufficientemente esplosivo, ma difficilmente blocca la palla. È un suo preciso limite, dispiace notarlo. Il ritorno di Stekelemburg dopo la brutta botta alla testa contro l’Inter dovrebbe sanare la questione. Poi c’è il capitolo Jose Angel. Pur piacendo per tecnica e personalità, lo spagnolo mostra evidenti lacune quando si tratta di difendere e lo avevamo visto già contro il Cagliari all’Olimpico, quando un suo maldestro rinvio di testa si è trasformato in assist involontario per Daniele Conti. Opposto a Biabiany – un velocista prestato al calcio – si è trovato spesso in difficoltà. Viene il sospetto che sarebbe meglio farlo giocare in posizione più avanzata, magari coprendogli le spalle. Con Heinze, ad esempio, che ha già occupato questa posizione nel Manchester United (era in campo anche nella serata del terribile 7-1 inflitto alla Roma edizione Spalletti), mica nel Tagliacozzo. Fabio Borini - ottimo in pressing - non va bruciato caricandolo di troppe aspettative, come pure Bojan, che a Parma è entrato nella ripresa. Rimane aperto il mistero Cassetti, che Enrique non sembra considerare molto, per motivi che al momento ci sfuggono. Rosi resta un giocatore abbastanza altalenante, doti di corsa a parte. La sfida interna contro la sorprendente Atalanta, capolista virtuale di questo avvio di stagione, ci aiuterà a capire meglio qual è il vero volto della Roma 2011/2012. Fuori dalle Coppe, la squadra potrà lavorare con tutta calma per assimilare gli schemi del discusso tecnico asturiano. Dovrà farlo in fretta, perché nella successiva partita di campionato l’avversario si chiamerà Lazio. I biancocelesti di Reja vengono da ben 5 derby persi consecutivi e dunque faranno di tutto per vestire i panni di guastafeste.

Luis Enrique ottimista – Il tecnico ha una mentalità vincente, la stessa che aveva da calciatore, e questa qualità gli va riconosciuta. “Adesso andiamo verso la seconda vittoria” dice, mettendo nel mirino l’Atalanta di Colantuono (si giocherà sabato). Ma Capitan Totti invita a non sottovalutare i bergamaschi: “Hanno un pareggio e tre vittorie: senza la penalizzazione, sarebbero primi in classifica”.




Lasciare un commento