sabato 28 settembre 2013 - Lorenza Morello

Papa Francesco, la forza della comunicazione

Da tempo non si assisteva ad un fenomeno così "di massa" nel senso buono del termine. Papa Francesco è un comunicatore di nuova generazione, con radici che vengono da lontano.

Cattolici e non, scettici, increduli, ma anche i molti "arrabbiati" con la vita, tutti in questi pochi mesi di pontificato si sono, almeno per un attimo, soffermati ad ascoltare le parole di Papa Francesco. E a ciascuno, singolarmente, il Papa ha detto qualcosa. Anche parlando ad una piazza affollata, le sue parole arrivano a ciascuno come se fosse un dialogo intimo e privato.

L'apoteosi dal punto di vista comunicativo è stato raggiunto domenica scorsa a Cagliari. Una giornata di sole, un pò di vento ed una folla radunata attorno ad un uomo vestito di bianco. Eppure, eppure qualcosa era diverso e differente rispetto ai tanti raduni di questo tipo che si sono susseguiti nel corso degli anni. Non parlava il Papa, ma parlava Francesco.

La prima cosa che saltava con prepotente evidenza agli occhi di tutti, era la differenza abissale di partecipazione nel momento in cui il Pontefice affrontava le problematiche della cittadina che lo ospitava: la povertà, la mancanza di lavoro, la disoccupazione crescente. Nelle sue parole non c'era, come sempre o troppo spesso invece accade negli oratori, politici o ecclesiastici che siano, che affrontano questi temi, il freddo distacco di chi si limita ad elencare una pletora di disavventure che, però, sono "altro da sé". Nelle parole di Francesco si avverte empatia, partecipazione, calore. Il definirsi un "operaio della chiesa" ha, detto da lui, un suono diverso, umile e vero, rispetto ai troppi abusi di pietas cui la storia ci ha abituati.

Vero è che, però, questo enorme zelo che Francesco porta con se (lo si percepisce talmente "comune" che suona quasi fuori luogo chiamarlo "il Pontefice" - e anche questo dovrebbe far riflettere) potrebbe essere controproducente se non sapientemente dosato. Le molte telefonate rivolte a gente comune stanno già rischiando di tramutarsi in scherno o barzelletta su internet e nei vari social network.

Il pericolo della comunicazione, da mai sottovalutare, è il suo essere sempre a doppio taglio. 

 

Foto: Wikimedia




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