lunedì 11 agosto 2014 - angelo umana

"Padre vostro" di Vinko Bresan

Satira divertente e tragica insieme, neanche troppo sferzante, sulla Chiesa, di un film minore, anche se nella sua Croazia ha fatto molto ridere e incassare. L’edicolante e rivenditore di generi vari confessa al nuovo giovane prete, arrivato su quell’isoletta dalmata dove tutti si conoscono, che lui “uccide esseri umani”, la moglie almeno lo accusa di ciò visto che tra la sua mercanzia vende molti preservativi per le tresche dei residenti, che lui ben conosce. E’ lui insomma il responsabile di tanti bambini non nati, causa del forte sbilancio tra nascite e morti, che sta portando all’estinzione la popolazione dell’isola.
 


Da qui l’idea del prete – condivisa con l’edicolante – di bucare i preservativi prima di rivenderli, del resto bisogna facilitare il miracolo di Dio, di far nascere bambini. L’isola diviene famosa per la sopravvenuta fertilità media e meta di visite dal mondo intero. Matrimoni riparatori si celebrano tra i locali e il giovane prete riceve il plauso del suo vescovo, “precipitatosi” nell’isola per timore di un qualche nuovo scandalo pedofilo. Al vedere il lussuoso yacht un residente ignaro di quell’arrivo dice che non può che appartenere a un politico o a un mafioso, e si tratta del vescovo! Qualcuno può aver accusato il film di blasfemia, almeno per il titolo in italiano, dove la seconda O di “vostro” è rappresentata proprio da un preservativo aperto, di ciò si tratta del resto.
 
Che il Padre sia “vostro” e non “nostro” fa riflettere sulle appartenenze religiose, qui pare che la preghiera (dalla Chiesa cattolica considerata la più bella, che però contiene una bugia ripetuta pedissequamente, cioè che noi “rimettiamo i peccati ai nostri debitori”…) dica soprattutto: affari vostri, sbrigatevela voi, il Padre non può pensare a tutto, mentre un’appartenenza religiosa a volte funge da caratteristica deresponsabilizzante. Film decisamente minore e tanto ingenuo, pur con qualche personaggio che si fa ricordare, come la “matta” o considerata tale che, come spesso è compito dei matti, dice verità senza riverenze.  

 




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