martedì 24 gennaio 2017 - Marinella Zetti

Omofobia: il branco colpisce a Milano

Due ragazzi vanno in un locale per trascorrere una piacevole serata. All’uscita vengono assaliti da 8 uomini, vengono picchiati e abbandonati sul marciapiede pieni di lividi.

Il motivo di questa aggressione? Sono omosessuali. Questa volta il branco ha colpito a Milano con fredda determinazione.
Michele e Marcello sono stati accompagnati al pronto soccorso dove sono state curate le ferite fisiche, quelle psicologiche, anche se sorridono, resteranno dentro di loro per parecchio tempo, probabilmente per sempre.

Gli amici Cathy la Torre e Michele Giarratano di GayLex hanno dato immediatamente la disponibilità per il supporto legale. Ma la paura e il senso di impotenza non se ne andranno facilmente.

E questo a pochi giorni dalle deliranti dichiarazioni della dottoressa Silvana De Mari che incitano all’omofobia. Per questa chirurga e psicoterapeuta GayLex e altre associazioni Lgbt hanno chiesto la sospensione dall’Ordine dei Medici. Purtroppo, anche se l’Ordine, prenderà i provvedimenti richiesti la De Mari ha già fatto tanti danni. Omofobi. Razzisti e ignoranti si sentiranno giustificati nelle loro azioni violente. In fondo stanno solo dando una “punizione” a questi pervertiti che si rifiutano di sottoporsi alle cure per guarire dalla loro malattia.

Da tanti anni sono in prima linea per i diritti civili, ho anche ricevuto la mia parte di insulti e botte, eppure in questo periodo storico sento una cappa buia sovrastarci, percepisco che ignoranza e arroganza stanno crescendo e con loro la violenza.
  Ma non mi fermerò, non ci fermeremo, il movimento Lgbt continuerà a lottare e a chiedere la legge per contrastare l’omofobia e la transfobia. E soprattutto non smetterò mai di ripetere che è una questione culturale: è necessario diffondere una cultura che smetta di considerare le persone omosessuali “sbagliate” perché noi non siamo “sbagliati” siamo persone come le altre. Con emozioni e sentimenti.

“Diversi”? Certo, perché ogni essere umano è diverso dall’altro.
E la “diversità” è una ricchezza e come tale va apprezzata e rispettata.
M.Z. 




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