venerdì 3 aprile 2009 - Damiano Mazzotti

Nuove facce per l’Europa, Crisi epocale e G-20

C’è chi dice che nei prossimi giorni si stabilirà il nuovo destino dell’Europa e del Mondo…

Dice invece un vecchio proverbio cinese: beato chi vive in tempi interessanti. E stiamo vivendo in tempi politici davvero molto interessanti… Nascono nuove formazioni politiche che superano quelle vecchio stampo come il Popolo delle libertà o il frammentario e inconsistente Partito Democratico.

Queste nuove forze politiche vogliono agire a livello europeo e per ora sono le seguenti: un soggetto politico italiano di respiro europeo, l’Europa dei Diritti di Tiziano Motti e Newropeans, il primo movimento politico trans-europeo di cittadini di tutte le nazioni (www.newropeans.eu).

Tiziano Motti è un imprenditore dell’Economia Sociale che si occupa dell’informazione dei cittadini. La regione di provenienza di Motti è l’Emilia-Romagna, una terra con grandi tradizioni civiche (ha avuto le province con le percentuali più alte di votanti a favore della nascita della Repubblica nel referendum del 1948). Il paese di provenienza di Motti è la nobile Reggio Emilia che ci ha dato i colori della bandiera italiana nata da quella della Repubblica Cispadana (su proposta di un delegato di Lugo di Romagna). Non è però ancora ben chiaro per quale formazione politica si candiderà. Si può però tenere sotto controllo qualcuno dei suoi siti: www.tizianomotti.it, www.noicittadini.info e www.europadeidiritti.com.

Anche il movimento Newropeans sarà presente alle prossime elezioni di giugno per il rinnovo del Parlamento Europeo e presenterà proprie liste in molti paesi dell’Unione Europea. Questa risposta politica alla mancanza europea di leadership è legata al desiderio dei cittadini europei di gestire direttamente il proprio futuro per riuscire a trovare le idee e le energie per uscire dalla crisi economico-finanziaria europea e mondiale, superando le barriere burocratiche e gli interessi dei partiti nazionali, succubi e complici del potere occulto delle grandi famiglie imprenditoriali nazionali, delle varie multinazionali e delle imprese finanziarie nazionali e internazionali.

“D’ora in avanti, non è più possibile separare la sorte dei singoli Stati membri dell’Unione Europea da quella dell’intera Europa. Per assicurare il successo del progetto politico Europeo dobbiamo inviare i nostri cittadini e popoli nei posti di guida… la crescente sfiducia nel Trattato costituzionale Europeo dimostra che in realtà i cittadini europei sembrano avere più fiducia uno dell’altro che non nei loro leader… i leader politici europei non sono stati in grado di modernizzare l’Unione Europea che non corrisponde più alle aspettative dei suoi cittadini, sia in termini di democrazia partecipativa, sia per quanto concerne i risultati delle sue politiche… In passato l’Europa era un progetto in costruzione, mentre ora è una realtà con la necessità di essere governata. Con il massiccio allargamento del 2004 e la fine della guerra jugoslava il progetto europeo ha concluso la sua fase costruttiva iniziata 50 anni fa. Gli obiettivi di questa prima fase erano di assicurare pace e prosperità nel continente instaurando la democrazia nei differenti stati Europei, e di unificare questi stati in un organismo comune. In questo momento ci troviamo davanti alla necessità di entrare in una nuova fase, con un nuovo Inizio, nella quale la sfida centrale del progetto Europeo sarà quella del governo democratico di una entità politica di 500 milioni di abitanti, costituita da 30 differenti nazionalità, culture e lingue. Le capacità, i metodi, gli strumenti ed i protagonisti necessari per pilotare l’Unione Europea dei prossimi decenni saranno totalmente diversi da quelli utilizzati nella fase di costruzione, e sono ancora tutti da inventare, esattamente come fecero i padri fondatori dell’UE nel dopoguerra. L’odierna sfida raggiunge gli stessi livelli di quella con la quale si confrontarono Schuman, De Gasperi, Adenauer e Monnet” quando fecero nascere nuove istituzioni, nuovi metodi e nuove strategie per impedire il ritorno della guerra in Europa… È tempo di svegliare la Bella addormentata della democrazia europea (il Parlamento Europeo), facendo eleggere cittadini Europei intenzionati a rappresentare i cittadini d’Europa, piuttosto che politici di carriera ai quali sembra sorridere l’idea di un bello stipendio al momento del loro ritiro dalla politica nazionale… Newropeans è consapevole del fatto di essere una forza politica che ha una durata di vita limitata, dai 10 ai 20 anni al massimo: il tempo necessario per compiere con successo la transizione verso una UE democratica, il solo e unico obiettivo di questo movimento politico. Questa è la ragione per la quale Newropeans con presenterà candidati in nessuna elezione a livello nazionale, regionale o locale.” (Franck Biancheri, presidente di Newropeans e uno degli ideatori del Progetto Erasmus: www.franck-biancheri.info).

Nelle pagine italiane del sito di Newropeans troverete il comunicato di allarme socio-politico n. 3 con la lettera aperta di Frank Biancheri che tratta l’attuale crisi epocale economico-finanziaria. Una comunicazione che è rivolta principalmente ai Leader del G-20 di Londra (la data è del 24/03/2009). Chi volesse approfondire le tematiche economico-finanziarie può visitare il sito www.leap2020.eu.

 

P. S. Carissimi italiani: ricordatevi che il 75 percento dei nostri politici sono dei cazzari, dei cazzoni e dei cazzeggiatori. Pensateci bene: votate una persona capace e seria e non un inutile simbolo o un furbo capolista. Se non volete essere considerati anche voi dei cazzari, dei cazzoni e dei cazzeggiatori... Per quanto riguarda l’Italia, sarei a favore di una soluzione ghandiana: una muraglia umana per impedire ai politici autoeletti in modo illegittimo di entrare nel Nostro Parlamento.




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