giovedì 14 aprile 2022 - Associazione di volontariato Idra

Nuova base militare a Coltano, nel Parco di San Rossore: come ne esce il ‘governo dei migliori’?

Il 14 gennaio 2022, 41 giorni prima che avessero inizio le ultime fasi di una guerra che in Ucraina è in corso da otto anni a questa parte, il presidente del Consiglio dei ministri Draghi individuava “in Pisa – area Coltano” nuove “opere destinate alle difesa nazionale”.

E’ stato necessario però attendere altri 68 giorni per veder pubblicata la notizia nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, , il 23 marzo, in forma di DPCM, composto da un unico articolo, che recita:

Ritenuta la necessità di realizzare una struttura funzionale dedicata per il Gruppo intervento speciale del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti «Tuscania» e del Centro cinofili, centri di eccellenza dell’Arma dei Carabinieri, impegnati nell’attività antiterrorismo e nella sicurezza delle rappresentanze diplomatiche a rischio, nonché nelle attività delle forze speciali e delle forze per operazioni speciali delle Forze armate; Sulla proposta del Ministro della difesa; Sentito il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; Decreta:

1. L’intervento infrastrutturale per la realizzazione della sede del Gruppo intervento speciale, del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti «Tuscania» e del Centro cinofili, in Pisa - area Coltano, è individuato quale «opera destinata alla difesa nazionale», cui si applicano le misure di semplificazione procedurale previste dall’art. 44 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n. 108.

Se è vero ciò che anticipa oggi un servizio del TGT, ci si domanda come ne usciranno adesso – al cospetto dell’opinione pubblica nazionale (e non solo) – coloro che hanno ritenuto di poter utilizzare uno strumento come il DPCM per ritagliarsi l’autorizzazione a eludere impunemente le normative a tutela dell’ambiente del Bel Paese, in una Regione, la Toscana, che ha istituito il Parco naturale chiamato a ospitare la base, e che ama vantare – quanto meno sulla carta – una particolare sensibilità di attenzione al valore del paesaggio.

Vi era forse, il 14 gennaio 2022, qualche particolare urgenza che giustificasse l’adozione di un provvedimento – il DPCM, appunto – particolarmente adatto alle situazioni di emergenza, che tuttavia non coinvolge il Parlamento, ed è quindi espressione della volontà della sola maggioranza politica? Men che meno, per quanto risulta dalle cronache di questi giorni, sarebbero stati interpellati gli Enti locali e territoriali competenti. Completamente ignorate le popolazioni.

L’associazione Idra ha provveduto quindi a scrivere al presidente e al direttore dell’Ente Parco Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli: Desideriamo fornire un contributo informato e qualificato al dibattito pubblico sull’argomento, considerata la delicatezza del tema e il contesto economico, giuridico, sociale e ambientale nel quale l’iniziativa del Governo si colloca. Confidiamo a questo scopo nella collaborazione di codesto Ente, al quale chiediamo l’accesso alla documentazione di cui l’Ente dispone (caratteristiche e storia del sito interessato, carte di progetto, carteggio inter-istituzionale, ecc.)”.

L’atto emanato dal Governo, e la procedura a cui si è ricorsi per renderlo efficace, meritano infatti qualche approfondimento conoscitivo. Sarà interessante ricostruire, fra le altre cose, il percorso logico e normativo che giustifica il riferimento – di cui si legge in Gazzetta – al decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, recante «Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza  e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure». Idra ha infatti in corso d’opera un vaglio delle destinazioni assegnate ai fondi del PNRR, ufficialmente dedicati alla prosperità delle prossime generazioni. Già in Toscana è stata individuata un’altra apparente anomalia, annunciata a più riprese dal presidente della Giunta regionale Eugenio Giani.

Una volta ottenuta la documentazione richiesta, sull’accettabilità anche contabile della cittadella militare prevista a Coltano Idra chiederà ragguagli alla Corte dei conti, presso la quale il DPCM risulta registrato lo scorso 16 febbraio.




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