lunedì 16 agosto 2021 - angelo umana

Nocturnal

Un centro abitato anonimo dell'Inghilterra sulla costa di fronte all'Irlanda, dove tutti vanno avanti con la loro vita. Un'”attrazione” sembra averla: il centro petrolchimico che diffonde le sue luci la sera, la chiamano la loro Las Vegas (si chiamerà Nocturnal perciò?). 

Pete è un pittore d'appartamenti, un ragazzone di 34 anni che vive solo e lavora molto, facile a frequentazioni femminili a cui non si lega per relazioni di maggior impegno, tipo da rapporti molto diretti e poco erudito, una certa rudezza gradevole. Mentre lavora in un centro sportivo dove ragazzine si allenano fissa il suo interesse su una di loro, da quando l'ha vista arrivare accompagnata dalla madre. E' quest'ultima la presenza che risveglia la memoria di Pete, a lei dipinse casa quando era diciassettenne a sua volta, come ora quella ragazzina, Laurie. Comincia una frequentazione con lei sola, vuole conoscerla più da vicino, sere al pub e sortite in auto, pare un caso di pedofilia, così qualcuno ha scritto sulla porta di casa sua, additandolo al pubblico sospetto.



Non si capisce per buona parte del film perché mai abbia iniziato questa amicizia, per Laurie è la prima conoscenza maschile, un po' strana data la differenza d'età, ma la ragazza a lui si lega e gli confida la sua situazione familiare, la madre separata e sola, un papà mai conosciuto, se ne andò pei fatti suoi senza farsi più vedere, dice. La ragazza gli si vorrebbe perfino dare, sarebbe alla prima esperienza e a quell'età gli ormoni premono. In extremis lui le confida di aver riconosciuto sua madre, fu una cliente a cui imbiancò la casa ma … ci andò pure a letto, e a lui diciassettenne non si poteva offrire migliore occasione da una donna d'età maggiore.

Bene, abbiamo scoperto tutto, quasi un terremoto che dapprima sconvolge Laurie, ma si tratta di un papà ritrovato per caso, un nuovo grande legame di cui aveva bisogno e per lui un ruolo che non sospettava, volevo sapere quello che mi sono perso, le dice, ed anche volevo darti tutte le opportunità del mondo (frase di un papà che ha mancato un pò d'occasioni). Storia tenera e ben disegnata, di un luogo, rapporti sociali e immagini resi molto realisticamente dalla regista di origini italiane Nathalie Biancheri, partecipante col suo film al festival del cinema Edera di Treviso a fine luglio 2021, riservato ad autori under 35. E' stato il lungometraggio di maggior gradimento al pubblico, anche se non assegnatario del premio della giuria.




Lasciare un commento