mercoledì 20 maggio 2020 - Marinella Zetti

Nido di vipere, di Flaminia P. Mancinelli

Un polar molto esistenziale che assorbe il lettore pagina dopo pagina fino all’insolito finale. La commissaria Giulia Magnani conquista il pubblico con il coming out iniziale.

“Nido di vipere” di Flaminia P. Mancinelli è un “polar”, termine coniato dai francesi per definire romanzi che fondono le caratteristiche di poliziesco e noir. In realtà io sono convinta che sia molto di più e che possa soddisfare anche chi non è un appassionato del genere.

Il romanzo si apre con il coming out della commissaria Giulia Magnani. È lesbica e lo comunica subito ai lettori, così chi ha problemi o soffre di omo/lesbofobia può abbandonare la lettura. Una scelta che mi ha conquistata anche per l’impronta esistenzialista che dà al romanzo.
Non ho apprezzato solo la commissaria, anche gli altri personaggi sono bene delineati e sono sicura che molti avranno un grande seguito. Uno per tutti Luca Rizzo, il patologo che parla con i morti.

Senza anticipare nulla, trovo che il titolo sia veramente molto calzante. Cosa sia il nido di vipere lo scoprirete leggendo. Indubbiamente Giulia Magnani deve faticare molto per trovare il bandolo della matassa: chi trae vantaggi dagli omicidi? Si tratta di una vendetta personale o di un regolamento di conti in seno alla malavita?

La storia è ben costruita con tanti semini sparpagliati che sembrano darti la soluzione del mistero e invece ti conducono in un vicolo cieco. Ogni volta che si inizia un nuovo capitolo si viene rapiti dalla trama, dai personaggi, dall’ambientazione. Il romanzo si svolge a Roma, nel mondo dell’antiquariato e questo consente all’autrice di descrivere alcuni angoli della Capitale che fanno venire voglia di passarci un week end a visitarli.

Quando si inizia a leggere non si pensa di essere assorbiti fino all'ultima pagina e nemmeno di condividere le riflessioni della commissaria. E soprattutto non si può immaginare il finale che colpisce come un pugno nello stomaco perché, come ho scritto all’inizio, è molto esistenziale e costringe qualche personaggio a fare i conti con la propria coscienza. In primis proprio Giulia Magnani che dovrà riflettere sul motivo che l’ha spinta a fare la poliziotta.

«Faccio la poliziotta, ma non so se è a causa dei conti lasciati in sospeso con il mio caro papà; resta il fatto che ho un prepotente bisogno di giustizia, di vedere i cattivi puniti e i buoni salvati. Può darsi che sia un progetto piuttosto banale e di utopica realizzazione, però è con quello che mi alzo ogni mattina, anche quando non ne ho voglia e non so che darei per restarmene a letto, al buio, a non sentire pensare essere».

Ed ora che ho stuzzicato la vostra curiosità… buona lettura.
M.Z.

 

Il libro


Nido di Vipere
di Flaminia P. Mancinelli
Disponibile su Amazon in versione cartacea e digitale
Qui potete leggere un assaggio del romanzo

 

Chi è Flaminia P. Mancinelli
Flaminia P. Mancinelli vive in Francia con qualche escursione in Italia. Quando non si dedica alla lettura e scrittura sul Web, scrive romanzi e racconti, sceneggiature e narrazioni, ma (tranquilli9 quasi mai poesie.
Il vizio di scrivere la perseguita da quando era molto giovane, ma questo non significa che ora sia vecchia, diciamo che è una sempreverde.
Non è seguace di religioni né di credenze mistiche, ma adora la filosofia dell’e-book e da quando, nel lontano 2011, ha iniziato a praticarla, ha persino rinunciato a bearsi del “profumo di carta”. Il 99% delle sue letture sono ormai in digitale, visto che la biblioteca di casa è oltre il livello di guardia.
Se la cercate, la trovate più nella realtà virtuale del Web che in qualche preciso luogo fisico. Un buon punto di partenza è Leggereonline.com il sito da lei diretto. È spesso su Facebook, qualche rara volta su Twitter, e proprio di sfuggita su Linkedin e Instagram.
Su wordpress ha un blog dove scarabocchia qualche appunto e borbottii di vario genere.
Ha pubblicato numerosi romanzi di narrativa, thriller e noir.




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