mercoledì 24 marzo 2010 - paolodegregorio

Nelle elezioni regionali 2010 si parla di aborto

Nelle elezioni regionali 2010 si parla di aborto

Corradino Mineo, direttore di Rainews24, conducendo la rubrica “Caffè”, a proposito dell’anatema della CEI che, incredibilmente, invita gli elettori di una tornata elettorale amministrativa a non votare i partiti abortisti, anatema evidentemente contro la Bonino, trova normale che i vescovi si occupino di politica e che forse ci sono due Chiese: una che si occupa di aiutare i poveri e l’altra, curiale, che fa affari con lo Ior, ha rapporti con gente come Calvi, Ciancimino, la banda della Magliana, copre pedofili e molestatori sessuali.

 

E conclude il “giornalista” che comunque non sta a lui giudicare.

In realtà bisognerebbe dire semplicemente la verità: la casta curiale cardinalizia e vescovile strumentalizza il lavoro e l’impegno di migliaia di parroci e comunità di base, che sono a contatto vero con i poveri e i loro bisogni e riescono a dare loro qualche sollievo in termini di aiuto e di ascolto, svolgendo il ruolo di “sherpa”, e consegnano questo enorme lavoro a gerarchie ciniche e a volte corrotte che trattano solo con i potenti della economia e della politica.

Senza il lavoro di base questa gerarchia non esisterebbe, poiché il peso della Chiesa dipende esclusivamente dalle masse di poveri e creduloni che riesce a controllare, e che indirizza verso la rassegnazione sociale con la promessa di un aldilà luminoso e sostenendo che le sofferenze in terra sono un privilegio per la porta del paradiso.

Per questi servigi e per invitare al voto politico a destra, il Vaticano è profumatamente pagato con soldi pubblici, soldi sottratti al fisco italiano, che vanno a sostenere e finanziare opere, che lo Stato potrebbe fare in prima persona mentre così risultano merito dei preti, che vanno ad inquinare nel profondo la nostra democrazia, offrendo alla destra i voti di un 20, 30% di cattolici che seguono come pecore le direttive di parroci e vescovi.

Caro Mineo, è questa la semplice verità che dovresti dire da un “servizio pubblico”, ma anche tu sei un lottizzato al servizio dei partiti, ma questa è un’altra storia.




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