Nella borsa di Shaimaa El-Sabbagh, morta ammazzata il 24 gennaio 2015

Shaimaa El Sabbagh, il cui nome è scritto anche così Shaimaa Al-Sabagh. In rete c’è una sua poesia perchè Shaimaa era anche una poetessa egiziana oltre che un’attivista,uccisa dal regime il 24 gennaio mentre portava fiori rossi a piazza Tahrir, per ricordare l’anniversario delle rivolte del 2011.
Ecco la poesia, tradotta in inglese dall’arabo da Maged Zaher e in italiano dall’inglese da Pina Piccolo.
Una lettera in borsa
Non sono sicura
Davvero, non era altro che una borsa
Ma da quando l’ho persa, sono guai
Come affrontare il mondo senza di lei
Specialmente
Perché le strade ci ricordano insieme
I negozi conoscono più lei che me
Perché era lei a pagare
Riconosce l’odore del mio sudore e le piace
Conosce tutti gli autobus
E ha un rapporto diverso con ogni autista
Ricorda il prezzo del biglietto
Ed ha sempre gli spiccioli giusti
Una volta ho comprato un profumo che non le piaceva
Me l’ha fatto versare tutto così non potevo mettermelo
A proposito
Ama anche la mia famiglia
E si porta sempre dentro una fotografia
Di tutti i suoi cari
Chissà cosa prova ora
Forse è piena di paura?
O disgustata dalla puzza di sudore di un’estranea,
Infastidita dalle nuove strade?
Fermandosi in uno dei negozi dove entravamo insieme
Sceglie ancora gli stessi articoli?
Comunque le chiavi di casa le ha lei
E allora sto qui ad aspettarla.
Poi invio un articolo di Giuseppe Acconcia che mi sembra molto preciso e denso di particolari e tutte le foto che sono riuscita a trovare in rete, escludendo quelle che avevo già mandato alla vostra attenzione. Tante foto di donne che la ricordano e non ci fanno mai vedere…
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