lunedì 2 marzo 2015 - Doriana Goracci

Nella borsa di Shaimaa El-Sabbagh, morta ammazzata il 24 gennaio 2015

 

 

Shaimaa El Sabbagh, il cui nome è scritto anche così Shaimaa Al-Sabagh. In rete c’è una sua poesia perchè Shaimaa era anche una poetessa egiziana oltre che un’attivista,uccisa dal regime il 24 gennaio mentre portava fiori rossi a piazza Tahrir, per ricordare l’anniversario delle rivolte del 2011.

Ecco la poesia, tradotta in inglese dall’arabo da Maged Zaher e in italiano dall’inglese da Pina Piccolo.

Una lettera in borsa

Non sono sicura

Davvero, non era altro che una borsa

Ma da quando l’ho persa, sono guai

Come affrontare il mondo senza di lei

Specialmente

Perché le strade ci ricordano insieme

I negozi conoscono più lei che me

Perché era lei a pagare

Riconosce l’odore del mio sudore e le piace

Conosce tutti gli autobus

E ha un rapporto diverso con ogni autista

Ricorda il prezzo del biglietto

Ed ha sempre gli spiccioli giusti

Una volta ho comprato un profumo che non le piaceva

Me l’ha fatto versare tutto così non potevo mettermelo

A proposito

Ama anche la mia famiglia

E si porta sempre dentro una fotografia

Di tutti i suoi cari

Chissà cosa prova ora

Forse è piena di paura?

O disgustata dalla puzza di sudore di un’estranea,

Infastidita dalle nuove strade?

Fermandosi in uno dei negozi dove entravamo insieme

Sceglie ancora gli stessi articoli?

Comunque le chiavi di casa le ha lei

E allora sto qui ad aspettarla.

Poi invio un articolo di Giuseppe Acconcia che mi sembra molto preciso e denso di particolari e tutte le foto che sono riuscita a trovare in rete, escludendo quelle che avevo già mandato alla vostra attenzione. Tante foto di donne che la ricordano e non ci fanno mai vedere…

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