mercoledì 10 aprile 2019 - Camillo Pignata

Negazionismo: con l’olocausto non si scherza

Toni alti, nello scontro tra MOV5S e Lega Si fanno accuse pesanti, si dicono parole grosse, che investono valori e principi della nostra civiltà, della nostra democrazia. Salvini indossa una felpa sempre più nera, in Italia e all’estero, si allea anche con i negazionisti dell’olocausto. Di Maio protesta, accusa, anche se il Europa il MOV5S è in un gruppo in cui sono presenti i negazionisti.

Mettono in mezzo l’olocausto, il negazionismo, questi sciagurati, in una misera sceneggiata elettorale. Una commedia, messa in piedi dai grillini per recuperare i voti moderati 5s transitati nella lega, dai leghisti per marcare le distanze dall ‘alleato che, per le sue posizioni assistenzialiste e per il rispetto della legalità per le sue venature di sinistra, fa paura all imprenditoria del nord.

L'Olocausto è stata una tragedia, per gli ebrei e l'umanità tutta, ed è maledettamente attuale, perché tra i lager tedeschi e quelli libici non c'è differenza, perché tra la gente che muore nelle camera a gas, e la gente che muore in mare non c'è differenza.

E’ una parola sacra che gronda di sangue e sofferenze, e allora non può essere usata per fare campagna elettorale. Se si ha un minimo dubbio, che l'alleato o il compagno di gruppo possa sostenere i negazionisti, si rompe l'alleanza, si esce da gruppo, se c'è un governo si fa cadere il governo.

Su questi temi non si parla, si agisce.

 



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