giovedì 27 agosto 2020 - Marcello Zuinisi

Nazione Rom presenta denuncia contro i comuni di Roma, Torino e Firenze

Il 20 agosto 2020, Marcello Zuinisi, legale rappresentante Associazione Nazione Rom (ANR) ha depositato c/o il Tribunale di Roma una “denuncia/querela” contro i Comuni di Roma, Torino, Firenze ed UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L'atto è stato sottoposto ai Giudici per le Indagini Preliminari (GIP) Maria Clementina Forleo ed Angela Gerardi e Procura della Repubblica, Capo Procuratore Michele Giarritta Michele, PM Alberto Pioletti ed Antonio Clemente. La documentazione è stata inoltre consegnata alla EPPO European Pubblic Prosecutor's Office diretto dal Procuratore Kovesi Laura Codruta.

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consiglio nazionale rom sinti caminanti denuncia una truffa sui fondi strutturali europei

Interessate la Commissione Europea, Direzione Generale Giustizia Uguaglianza Cittadinanza Unità D1 – Non Discriminazione e Coordinamento Rom - Capo Unità Szabolcs Schmidt, Direzione Generale Occupazione Affari Sociali Inclusione Unità D4 – Controllo Utilizzo Fondi Strutturali Europei - Capo Unità Dos Reis Adelina, il Presidente Ursula Von Der Leyen, i Vice Presidenti Vera Jourova e Suica Dubravka, i Commissari Lavoro Diritti Sociali Nicolas Schmit, Economia Paolo Gentiloni, Giustizia Didier Reynders, Inclusione ed Uguaglianza Helena Dalli.

Le accuse sono di “abuso ed omissione atti d'ufficio, omissione di soccorso, falso ideologico e materiale, truffa sui Fondi Strutturali Europei e disciminazione razziale”. Risultano formalmente denunciati il Sindaco Virginia Raggi, l'Ufficio Speciale Rom Sinti Caminanti (RSC) ed il Direttore Barbara Luciani, il Vice Capo di Gabinetto e Responsabile Sicurezza Marco Cardilli, il Comandante della Polizia Locale di Roma Capitale Stefano Napoli, il Sindaco Chiara Appendino, il Sindaco Dario Nardella e l'Assessore al Sociale Andrea Vannucci, il Direttore UNAR Triantafillos Loukarelis ed il Funzionario Roberto Bortone.

E' stata richiesta la “sospensione cautelare degli sgomberi dei Villaggi della Solidarietà (Campi Rom) di Monachina, Barbuta e Castel Romano ed apertura di procedura di infrazione contro lo Stato Italiano per violazione della Direttiva Europea Antidiscriminazioni Razziali 200/43/Ce e della Direttiva 1371/2017 lotta alla frode economica e finanziaria”.

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Marcello Zuinisi legale rappresentante Associazione Nazione Rom con Szabolc Smhmidt Direzione Generale Giustizia Commissione Europea

Le autorità sono state informate su quanto in atto in Italia, sulle gravi violazioni di legge in atto da anni a Roma, Torino, Firenze, sugli “ammonimenti e diffide” inviate da ANR a procedere con sgomberi e sfratti dei cittadini RSC dalle proprie abitazioni. Il 18 luglio 2020, è stato pubblicata su Gazzetta Ufficiale n. 25/L, il testo di legge n. 77 del 17 luglio 2020, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID 19, con il quale si stabilisce “Art 17 bis la proroga della sospensione dell'esecuzione degli sfratti di immobili ad uso abitativo e non abitativo, al 31 dicembre 2020

 

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2020/07/18/180/so/25/sg/pdf

 

Martedì 11 agosto e venerdì 14 agosto 2020 e nei giorni precedenti, a Roma Capitale e Torino, su ordine dei Sindaci Virginia Raggi e Chiara Appendino, dei responsabili alla sicurezza, sono state sfrattate e sgomberate dalla proprie abitazioni e messi sulla strada 259 cittadini dal campo Foro Italiaco e 100 famiglie dal campo presente in Via Germagnano.

 

https://youtu.be/FN7Pveu83qE

 

Analoghi ordini di sfratto e sgombero sono stati notificati a cittadini RSC nei Campi Rom di Monachina, Barbuta e Castel Romano. Nelle carte si legge: “le comunico che per motivi ingenico sanitari l'amministrazione capitolina non potrà ulteriormente permettere la sosta in quell'aria, per motivi di sicurezza, dovrà essere liberata da persone e cose entro il 10 settembre 2020. Lei con il suo nucleo familiare può accedere ai benefici previsti dal Piano di indirizzo di Roma Capitale per l'inclusione delle popolazioni Rom Sinti Caminanti (Piano Rom) di cui alla delibera della Giunta Capitolina n. 105/2017 coerenti con la Strategia Nazionale di Inclusione delle comunità Rom Sinti Caminanti 2012 – 2020 della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

 

Ed ancora: “si invita la S.V. A liberare da persone e cose, entro e non oltre il 31 luglio 2020, l'Unità Abitativa n. 3, Isola G, in quanto non firmatari dell'atto notorio e non aderenti al progetto di inclusione sociale finalizzato alla fuoriuscita dal campo, in vista della sua imminente chiusura. In caso di inottemperanza al presente provvedimento, si procederà al recupero forzoso dell'Unità abitativa ed all'allontanamento coattivo delle persone da essa, nonché alla segnalazione all'Autorità giudiziaria”.

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schema di governance Strategia Nazionale Inclusione Rom Sinti Caminanti

 

Il “Piano di Indirizzo di Roma Capitale n. 105/2017 è stato redatto in aperta violazione della Strategia Nazionale di Inclusione della comunità RSC”, come già denunciato da ANR, al Tribunale di Roma, in data 8 agosto 2017: è stato varato un Tavolo di Inclusione Rom Sinti Caminanti, al quale partecipa UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, dal quale sono escluse e discriminate proprio le comunità RSC. Il “Piano Rom è una autentica truffa ed inganno”: dapprima si accerta fiscalmente l'indigenza dei cittadini che aderiscono al piano e successivamente si chiede agli stessi di produrre un contratto di affitto di una abitazione privata per accedere ad un finanziamento di 10.000 euro. E' evidente che nessun proprietario di un immobile firmerà mai un contratto o un pre-contratto con un inquilino se questi è povero, indigente, senza una busta paga, senza una garanzia economica posta su un conto corrente.

 

E' da sottolineare che sono ingenti i finanziamenti europei ricevuti dall'Italia nel periodo 2014 – 2020. La denuncia delle violazioni commesse dalle autorità italiane, sulle truffe dei Fondi Europei e sul razzismo anti RSC, è argomento in trattazione c/o la Commissione Europea, Direzione Generale Giustizia Uguaglianza e Cittadinanza diretta da Szabolcs Schmidt. Nel quarto trimestre europeo (ottobre, novembre, dicembre 2020) si svolgeranno a Bruxelles incontri di valutazione sugli Accordi Quadro Strutturali, sull'utilizzo dei Fondi, sulla programmazione del periodo 2021- 2027.

 

Gli Accordi Quadro Strutturali di Inclusione di RSC sono stati ratificati dallo Stato Italiano in sede di Consiglio d'Europa il 23 e 24 giugno 2011 in esecuzione della comunicazione n. 173 del 5 aprile 2011 della Commissione Europea. A seguito di tali accordi è stato nominato UNAR quale Punto di Contato Nazionale ed è stata elaborata la Strategia Nazionale di Inclusione. Il 15 giugno 2012, precise disposizioni venivano impartite a Ministeri, Regioni, Comuni e Prefetti: “con la comunicazione n. 173 dello 05/04/2011 recante Quadro dell' UE per le strategie nazionali dei Rom fino al 2020, la Commissione Europea ha affermato l'improcastinabile esigenza di superare la situazione di emarginazione economica e sociale della principale minoranza d'Europa. Sul territorio saranno definiti Tavoli regionali/locali con la partecipazione di rappresentanti delle Amministrazioni periferiche statali, delle regioni, delle province e dei comuni, nonché con il coinvolgimento delle associazioni e degli enti della società civile impegnati nella tutela delle Comunità dei Rom, Sinti e Caminanti e di rappresentanti delle medesime comunità”.

 

Dovevano quindi nascere Tavoli di Inclusione composti da rappresentanza istituzionale e rappresentanza RSC applicando precisi schemi di “governance”. Ad oggi, le direttive sono letteralmente violate: nessun tavolo rispettoso della Strategia è stato formato. La stipula degli Accordi EU è stata propedeutica al finanziamento dei Fondi Strutturali Europei concessi all'Italia per il periodo 2014 – 2020: 32 miliardi di euro. Il 20% di questi, è destinato all’inclusione sociale di RSC, senza fissa dimora, vittime di tratta e schiavitù, minori stranieri non accompagnati, detenuti ed ex detenuti, lotta alla povertà. Sul sito della Commissione Europea appaiano chiaramente i finanziamenti e le istituzioni responsabili del loro utilizzo. I programmi nazionali PON Inclusione (1.250.000.000 euro), PON Metro (894.000.000 euro), e 60 POR Programmi Operativi Regionali denominati FSE, FESR, FEASR. Il denaro destinato al sociale è di 7 miliardi di euro.

 

https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/combatting-discrimination/roma-and-eu/roma-integration-eu-country/roma-integration-italy_en

 

Dal 16 luglio 2020, su ordine del Giudice Francesca Ciranna, in sostituzione del Giudice Angela Gerardi (N. 20/13992 R.G G.I.P.) e richiesta del Procuratore Antonio Clemente del Tribunale di Roma (N. 19/49847 R.G. N.R.), è stato messo sotto sequestro il Villaggio della Solidarietà – Campo Rom di Castel Romano.

 

E' utile ricordare che questo luogo, sorge su terreni appartenenti a Salvatore Buzzi cittadino già processato e condannato nell'inchiesta denominata “mafia capitale”. Il Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno affidò nel 2012, a Cooperative, Associazioni e Consorzi partecipati dallo stesso Comune e riconducibile allo stesso Buzzi, la nascita e costruzione del campo di Castel Romano. Nel solo 2013 furono impegnati 5.3 milioni di euro di denaro pubblico. Gli impianti fognari costruiti per le esigenze di 1076 cittadini, erano abusivi e non collegavano a nessuna rete fogniaria. L'impianto di approvigionamento dell'acqua non è mai stato collegato alla rete idrica del Comune. Nel febbraio del 2017 gli impianti fognari del Campo di Castel Romano vennero messi sotto sequestro da Lorenzo Botta Vice Comandante della Polizia Locale di Roma Capitale. Il 22 settembre 2017, ANR si rivolgeva ai NAS Comando Carabinieri Tutela della Salute denunciando le gravissime condizioni igienico – sanitarie nelle quali sono stati costretti a vivere i cittadini RSC.

 

Il 2 ottobre 2017, su proposta del Consiglio Nazionale RSC, i deputati Stefano Fassina e Giulio Marcon presentarono a Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro della Salute, Ministro dell'Interno, Ministro del Lavoro “interpellanza parlamentare urgente” sulle gravissime condizioni di vita dei cittadini del Campo di Castel Romano, sull'attuazione della Strategia Nazionale di Inclusione, sull'utilizzo dei Fondi Strutturali Europei 2014 – 2020.

 

Il 10 novembre 2017, veniva formalizzata risposta a firma del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali diretto dal Sottosegretario di Stato BOSCHI Maria Elena Boschi, e dal Ministero del Lavoro Direttore Raffaele Tangorra.

 

Il 21 novembre 2017, tale documentazione venne portata alla Guardia di Finanza e formalizzata denuncia/querela contro il Sindaco Virginia Raggi ed il Sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi per gravissimi abusi commessi contro RSC a Castel Romano, “falso ideologico e materiale in atti pubblici”. Nel Campo di Castel Romano, dal 2012 al novembre 2017, sono morte 63 persone a causa delle drammatiche condizioni igienico – sanitarie vissute dalla popolazione RSC: accertati 70 casi di scabbia, rogna, leptospirosi, epatiti, bambini ed adulti malati di leucemie e tumori.

 

I dati comunicateci dalle Autorità italiane di controllo, sull'utilizzo dei Fondi Strutturali Europei, sono difformi dai dati comunicateci dalla Commissione Europea. Nel documento a firma Raffaele Tangorra Direttore del Ministero del Lavoro, risposta ricevuta a seguito dell'interpellanza parlamentare si legge: “al tema delle popolazioni RSC, tra le priorità del PON Inclusione 2014- 2020, sono destinati complessivamente euro 17.900.000,00, per la realizzazione dei seguenti interventi/azioni di sistema all'interno dell'Asse 3 – Sistemi e modelli di intervento sociale”. L'Azione 9.5.1 prevede la realizzazione di “azioni di contrasto dell'abbandono scolastico e di sviluppo della scolarizzazione e pre-scolarizzazione”. Nel periodo 2017 – 2019, la realizzazione del progetto prevede un'articolazione temporale in fasi in grado di portare al consolidamento degli interventi e alla graduale messa a regime ed autonomia. I destinatari finali del progetto sono bambini e ragazzi RSC tra i 6 ed i 14 anni e le loro famiglie. La Città di Roma ha aderito al progetto RSC su PON Inclusione coinvolgendo le scuole. I campi di residenza che prenderanno parte al progetto sono: Camping River (Via Tenuta Piccirilli), Foro Italico, Candoni, Monachina, Salone, Lombroso, Salviati, Gordiani, Castel Romano.

 

A questa specifica azione sono stati riservati nel PON Inclusione 3.5 milioni di euro. Con DD n. 340 del 28/7/2017 sono stati ripartiti tra le 14 Città aderenti euro 1.800.000,00 per il primo triennio. L'Autorità di Gestione sta stipulando con le Città beneficiarie le convenzioni di sovvenzione necessarie ai fini dell'erogazione delle risorse comunitarie. La Convenzione con la Città di Roma, che prevede l'attribuzione di euro 196.875,00 per il triennio, è già stata stipulata ed è attualmente al visto degli organi di controllo. Si prevede di poter a breve erogare l'anticipo. Nell'ottica di individuare ulteriori modelli innovativi di intervento da portare a sistema (asse 3) sono state previste specifiche azioni del PON Inclusione ed in particolare “riduzione della marginalità estrema e interventi di inclusione a favore delle persone senza fissa dimora e delle popolazioni RSC. La convenzione sottoscritta con UNAR destina euro 14.400.000,00 alla realizzazione delle seguenti azioni: prevenzione sanitaria euro 1.900.000,00, interventi di presa in carico globale euro 3.900.000,00, riconoscimento delle competenze, formazione e mediazione occupazionale euro 8.600.000,00”.

 

Il denaro pubblico europeo, finanziato per l'Italia nel periodo 2014 – 2020, attraverso il PON INCLUSIONE, PON METRO, POR Regionali, FES, FESR, FEASR è sparito nelle mani degli amministratori. Nessun reale progetto di inclusione sociale per RSC si è mai realizzato. Soltanto sgomberi, distruzione, razzismo e violenza contro donne, uomini e bambini.

 

Inoltre, in Italia è stato dichiarato, fino al 31 ottobre 2020, su deliberazione del Consiglio dei Ministri lo “stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Per l’attuazione degli interventi da effettuare, si provvede, con ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, in deroga a ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico”. Con O.C.D.P.C. n. 685 del 29 marzo 2020 (Gazzetta Ufficiale nr. 85 del 30.03.2020), il Governo Italiano ha inteso sostenere l'intera platea dei cittadini in condizione di difficoltà: “a tale scopo sono state trasferite risorse economiche ai Comuni, utili a far fronte alle immediate necessità delle fasce più deboli della popolazione, ivi compresa la Comunità RSC. E' quanto afferma, in data 18 aprile 2020, il dott. Angelo Borelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e Coordinatore Nazionale dello Stato di Emergenza COVID-19, con lettera inviata ad ANR, nella quale si evidenziava: “i Comuni stessi sono il primo interlocutore a cui è possibile rivolgersi per l'acquisizione e la distribuzione di beni di prima necessità. Anche in merito alla richiesta di ausili sanitari e di protezione individuale, il riferimento è l'ente locale per eventuali categorie che non riescono autonomamente a provvedere alla acquisizione”.

 

Il 25, 27, 28 maggio, 1 , 8, 21 giugno 2020, 66 nuclei famigliari di etnia RSC, per un totale di 243 persone tra cui 105 minori, con protocolli ratificati a Comune Firenze e Roma Capitale, presentarono autodichiarazione, per assegnazione, a se stessi e per il proprio nucleo famigliare dei buoni spesa per l’acquisto di generi di prima necessità, prodotti alimentari, prodotti per l’igiene personale e della casa, essendo in condizioni di disagio economico e sociale causato dalla situazione emergenziale in atto, provocata dalla diffusione di agenti virali trasmissibili.

 

Il 23 giugno 2020, il dott. Angelo Borrelli, inviava nuova lettera ai Sindaci di Firenze e Roma con oggetto: “Emergenza Covid 19Richiesta consegna bonus e contributi economici a famiglie RSC” specificando “l'Associazione Nazione Rom, in persona del legale rappresentante Sig. Marcello Zuinisi, ha rappresentato quanto segue. Nella suddetta nota si segnalano le crititicità emerse, in occasione dell'attuale rischio epidemiologico, per le famiglie di etnia Rom Sinti Caminanti, che vivrebbero in condizioni di disagio economico e sociale. Per quanto sopra, si sollecita la consegna di bonus e contributi economici per far fronte all'acquisto di beni di prima necessità”.

 

Ad oggi, il Comune di Firenze, non ha fornito nessuna risposta alle lettere del Dipartimento Protezione Civile ne consegnato alcun buono economico ed alimentare alle famiglie RSC in stato di profonda indigenza e povertà, che ne avevano fatto richiesta, omettendone il soccorso, mentre, il Comune di Roma Capitale, ha invece fornito i bonus alle famiglie che si sono recate c/o il Dipartimento alle Politiche Sociali in Viale Manzoni.

 

In vista delle prossime elezioni per il rinnovo dei Sindaci nei Comuni di Milano, Napoli, Torino, Bologna, Roma, è ricominciata la campagna elettorale: da dieci anni, in Italia, le elezioni locali, vengono vinte da organizzazioni politiche che praticano razzismo e sgomberi brutali contro la popolazione RSC. Politici, partiti, candidati, conoscono i dati e le percentuali di razzismo, tra la popolazione maggioritaria: in Italia l'85% degli autoctoni nutre sentimenti di aperto odio ed ostilità contro questa minoranza etnica.

 

I motivi che fanno di questo paese, la maglia nera, per razzismo, in Europa, sono da ricercare nel mancato processo contro i criminali fascisti e nazisti al termine della Seconda Guerra Mondiale. Il 22 giugno 1946, il Ministro di Grazia e Giustizia Palmiro Togliatti, concesse l'amnistia a tutti i responsabili di crimini contro l'umanità, commessi durante il periodo bellico. L'Italia, nel 1938, fu il primo paese del mondo a varare le “leggi razziali”. RSC i primi ad essere arrestati e reclusi nei lager. Mai, nella storia della Repubblica Italiana, vi è stato un riconoscimento ufficiale, da parte dello Stato, dell'Olocausto vissuto e subito da questa popolazione, la cui lingua e cultura, continua, oggi, a non essere tutelata;

 

ANR ha denunciato al CESE Comitato Economico e Sociale Europeo, in audizione del 6 dicembre 2019, c/o il Consiglio Nazionale del Lavoro, il carattere storico della discriminazione razziale subita dalla popolazione RSC in Italia e la truffa, in atto, sui Fondi Strutturali Europei

Per queste ragioni ANR ha sporto tutto denuncia/querela nei confronti dei responsabili dei reati che si possono ravvisare nei fatti esposti chiedendone la punizione, con aggravante di essere il fatto commesso con finalità di discriminazione e/o odio etnico e razziale ed aggravante di fatto commesso da pubblico ufficiale.

 

E' stato richiesto, in via preventiva e nella tutela dei cittadini la sospensione cautelare degli atti con intimazioni allo sgombero emessi dall'Ufficio Speciale Rom Sinti Caminanti di Roma Capitale.

 

E' stato richiesta, alla Commissione Europea, l'apertura procedura di infrazione contro lo Stato Italiano per violazione della direttiva europea antidiscriminazione razziale 2000/43/CE e della direttiva europea 1371/2017 lotta alla frode finanziaria ed economica;

 

ufficio stampa e comunicazione

Associazione Nazione Rom




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