Nasce il nuovo millennio del Cyber Terrorismo grazie a Israele
Da oggi sarà importante che le agenzie di stampa asservite comprendano che il gioco è più grande e pericoloso di quello che i loro direttori gli hanno insegnato, impartendogli lezioni di giornalismo abbietto e di parte.
Nella giornata di ieri un attacco terroristico di matrice israeliana ha creato il panico nell’intero Libano e soprattutto nella città di Beirut a causa dell’esplosione di numerosi cerca persone di fattura taiwanese. Un ex giornalista della BBC si trovava nella città di Beirut in quelle ore e ha raccontato in diretta radio le emozioni fortissime che si sono susseguite prima che si creasse il panico tra la popolazione. Inizialmente non essendo chiara la dinamica delle esplosioni, coordinate da un’operazione a distanza dell’ intelligence israeliana, si temeva l’esplosione di una bomba nei sobborghi della città.
Numerose testimonianze hanno confermato infatti che Benjamin Netanyahu nell’ultimo gabinetto di guerra diede l’ ok per attivare l’esplosione nei dispositivi consegnati mesi prima ai membri di Hezbollah, nonostante numerosi media inizialmente abbiano utilizzato termini differenti, quello a cui stiamo assistendo è senza ombra di dubbio un atto terroristico di matrice israeliana, la stampa italiana non può continuare a trattare questo tipo di azioni come danni collaterali conseguenti alla guerra in Medio Oriente, la narrazione cambierà quando si utilizzeranno i termini corretti e si darà il giusto risalto alle morti dei civili innocenti.
Numerosi media arabi tra cui Goha Cronicle poche ore dopo l’esplosione dei dispositivi avevano intercettato la matrice dei cerca persone e dato un senso alla dinamica dell’accaduto, mentre i media italiani attendevano la conferma dalle agenzie di stampa statunitensi ed israeliane, questo fa comprendere in che modo l’ informazione si muova e prenda forma nel nostro paese.
Infatti i primi a darne la notizia sono stati i giornalisti del Goa Chronicle tramite la propria rete di intelligence, apprendendo che:
Israele intercettò con successo una spedizione di batterie per cerca persone ordinate da B&H Photo. L'ordine è stato effettuato dal Libano. Agendo su una soffiata confermata, l'agenzia israeliana ha sequestrato la spedizione e modificato segretamente le batterie. Piccoli esplosivi non rilevabili, noti come Kiska 3, sono stati inseriti negli involucri delle batterie e collegati ai cavi delle batterie tramite un chip. Il modello del cerca persone era Rugged Pager AR924 IP67. La parola in codice dell'operazione era "Below the Belt" ( Colpi Sotto La Cintura ).
Il governo Taiwanese dopo un’ attenta analisi investigativa all’interno della fabbrica che da il nome ai cerca persone esplosi sia in Libano che in Sirya conferma che non sono stati prodotti nel loro stato ma che a quanto pare siano stati distribuiti da un’azienda ungherese autorizzata ad utilizzare il marchio, come confermato dal direttore della produzione Hsu Ching-Kuang in Taipei.
Da BBC NEWS:
Rispondendo alle domande dei media di Taiwan, il ministero ha affermato che la società Gold Apollo ha esportato 260.000 cerca persone dal 2022 ad agosto di quest'anno, principalmente in Europa e negli Stati Uniti.
"Questi prodotti non presentano il potenziale di esplosione riportato dai media", aggiunge il ministero.
Israele ha dato il via alla tanto temuta guerra del nuovo millennio, l’era della morte senza fanteria e velivoli facendoci comprendere che siamo in balia di armi che usiamo quotidianamente, le nostre case, gli ospedali, le scuole e qualsiasi altro luogo pullulano di oggetti che potrebbero essere attivati in qualsiasi momento attraverso l’utilizzo di reti wireless. Trasformandosi in veri e propri ordigni esplosivi.
Tutti da oggi siamo possibili obiettivi e non si tratta di fantascienza ma di mera realtà.
Le esplosioni si sono verificate un giorno dopo che i cerca persone sono esplosi in tutto il paese, uccidendo 12 persone, tra cui due bambini, e ferendone migliaia.
Secondo una fonte di Al Jazeera, l’ analista militare Elijah Magnier :
“Normalmente in ogni guerra, il primo attacco è a una base di comando-controllo, e qui gli israeliani stanno attaccando il controllo, che è la comunicazione. Paralizzare la comunicazione è vitale in ogni guerra perché è la spina dorsale principale dell’esercito [nemico]”.
Il ministero della salute libanese ha confermato che i feriti sono 2,780 ed i morti a causa delle esplosioni 12.