Napoli solidale con la Palestina: “Fermate il massacro della popolazione civile di Gaza” (video)
In migliaia di persone in corteo fino alla prefettura per chiedere al Governo Italiano di agire per un cessate il fuoco.
di Daniele Pallotta
Alcune migliaia di persone hanno manifestato a Napoli in solidarietà alla popolazione della Palestina, per chiedere la cessazione immediata dei bombardamenti e dei combattimenti e per la fornitura di aiuti umanitari alle persone che vivono nella Striscia di Gaza.
Il corteo, promosso dal Centro Culturale Handala Ali, dalla rete studentesca per la Palestina a Napoli, dalla Comunità palestinese di Napoli e Campania e dalla Comunità Islamica di Napoli, in collaborazione con altri movimenti e associazioni della città di Napoli, è partito da piazza Mercato, ha attraversato via Marina per concludersi nel presidio in Piazza del Plebiscito.
Una delegazione ha consegnato in Prefettura le richieste rivolte al Governo Italiano: si chiede al governo che faccia "i passi diplomatici necessari per ottenere la cessazione immediata dei combattimenti e delle azioni militari israeliane che fanno strage della popolazione civile di Gaza" e che l'Italia "non fornisca armi né qualunque altra forma di aiuto militare diretto o indiretto all'esercito israeliano". Si chiede inoltre "che il governo fornisca aiuti umanitari alla popolazione di Gaza; che assuma una posizione attenta alla popolazione palestinese e non schiacciata sulle richieste israeliane; che tuteli gli operanti italiani o internazionali e tutti i cittadini italiani ancora bloccati nei territori".
Intensi e struggenti gli interventi al megafono nel corso del corteo, vere e proprie invocazioni di aiuto per chiedere a tutte e tutti di contribuire a sensibilizzare e a fare in modo che non prosegua il massacro di persone, la distruzione di ospedali, case, luoghi religiosi.
Sindacati come i Cobas, così come singole persone con una storia di attivismo pacifista, come padre Alex Zanotelli, si sono uniti al corteo ed agli appelli della Comunità Palestinese di Napoli. “Vergognoso che in un festival letterario della democratica Germania sia stato ritirato un premio in precedenza assegnato alla scrittrice Adania Shibli! Questo è un attacco a 360 gradi” – spiega Massimo Montella, docente e tra i referenti Cobas Napoli.
Zanotelli denuncia un nuovo Apartheid in Palestina e chiede che ci si adoperi collettivamente per una soluzione pacifica, concertata a livello internazionale.
I cori “Palestina Libera” si susseguono alle denuncie del massacro in corso: “Negli ospedali di Gaza la gente scrive il proprio nome sulla mano perché se verrà uccisa potrà essere identificato” – urla Omar. “Fermate questa cascata di sangue! Fermate i missili che cadono sui bambini e sulla popolazione di Gaza!” è l’ invocazione di Amar Abdallah, presidente della Comunità Islamica di Napoli.
L’ appello unanime è diretto alla comunità internazionale, affinché faccia pressione sul governo di Israele per portarlo ad un cessate il fuoco e a far entrare liberamente gli aiuti umanitari necessari.
La condanna dell’ O.M.S. all’ ordine di evacuazione degli ospedali di Gaza.
Gli appelli del Comitato della Croce Rossa Internazionale e di Medicines du Monde per assicurare condizioni di lavoro in sicurezza agli operatori sanitari e per creare corridoi umanitari.
Docenti da oltre 800 Università in tutto il mondo hanno sottoscritto l'appello riportato nel link, per prevenire i rischi di genocidio della popolazione civile di Gaza.
Due Relatrici Speciali ONU (su indipendenza giudici e avvocati, l'una, e sulla protezione dei diritti fondamentali nella lotta al terrorismo, l'altra) avvertono che giuristi e consulenti dell'esercito israeliano hanno un dovere professionale di NON autorizzare attacchi integranti crimini di guerra: