martedì 29 novembre 2016 - paolodegregorio

NO pasaran!

La nostra Costituzione è il risultato del lavoro della Assemblea Costituente che fu eletta dai cittadini italiani, di ambo i sessi (89% degli elettori), il 2 giugno 1946, insieme al Referendum istituzionale per la scelta tra monarchia e repubblica, con il compito di redigere la nostra carta costituzionale. 

I deputati costituenti (556) furono eletti col sistema proporzionale tra tutte le liste e i gruppi politici e l’Assemblea costituente eletta il 2 giugno 1946 durò in carica sino al 31 gennaio 1948. I tre partiti più votati, che assommarono al 75% circa dei voti furono Democrazia Cristiana, Partito Socialista e Partito Comunista. La Costituzione entrò in vigore il 1° gennaio 1948.

Il 12 maggio 1948 fu eletto Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, in sostituzione del presidente provvisorio Enrico De Nicola. La prima osservazione da fare è che furono i cittadini (con una partecipazione dell’89%) a votare le persone fisiche (i deputati) che avrebbero poi redatto la carta costituzionale, i cui articoli furono sempre votati con ampia maggioranza anche se il clima tra i partiti era di forte divisione ideologica.

Oggi si vorrebbe cancellare metà di questo miracolo di equilibrio a colpi di maggioranza, da parte di un governo votato da un Parlamento dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, che ha bocciato come incostituzionale la legge elettorale denominata “porcellum”, con cui è stato eletto questo Parlamento, in ragione dell’eccessivo premio di maggioranza e della impossibilità di esprimere le preferenze.

Quanto alle figure morali dei principali responsabili di questa schiforma costituzionale, Renzi (mai eletto in Parlamento), Verdini, Boschi, con guai personali o familiari con la giustizia penale, risulta blasfemo paragonarli a coloro che ci liberarono dal nazifascismo e che sedettero nell’Assemblea Costituente.

“Il SI’ è la parola preferita dai servi” (Piero Gobetti, socialista, liberale, bastonato dagli sgherri fascisti e morto a 25 anni in esilio in Francia, questa frase ci deve guidare fra pochi giorni a mandare fuori dalla politica chi vuole bastonare e violentare la nostra Costituzione, senza avere titolo di legalità istituzionale , né alcuna legittimazione elettorale. E’ più che sufficiente per votare NO.

 

 

 




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