martedì 7 ottobre 2014 - soloparolesparse

Mischief Night, ragazza cieca braccata in casa

Esatto, col titolo dico già più o meno tutto quello che c’è da sapere su Mischief Night, che comunque non è malaccio. Richard Schenkman fa un buon lavoro da artigiano senza inventare nulla di nuovo, ma quello che fa lo fa funzionare.

mischief-night
Emily non vede più in seguito all’incidente in cui è morta la madre, nove anni prima. Il dialogo con la psicologa ci racconta tutto per filo e per segno (classico errore di sceneggiatura da matita rossa), compreso il fatto che gli occhi di Emily non hanno nulla che non va ed è solo una questione psicologica. Il che ovviamente fa subito pensare che la ragazza riacquisterà la vista giusto in tempo per far fuori il killer (prima ancora di sapere che ci sarà un killer).

Poi naturalmente il killer arriva, è vestito con un impermeabile giallo ed una maschera e bracca la povera ragazzina che non vede nella sua casa. Si aggira tra le stanze senza far rumore, tanto non può essere visto. Noi lo vediamo, lei no… e da qui nasce il giochino da cui dovrebbe scaturire la paura.

Mischief-Night-Noell-Coet

Sotterfugio classico che comunque funziona in parte.

Nel film ci sono un manipoli di personaggi… pochi pochi, praticamente una sola location. Tutto quindi abbondantemente già visto.

Però Noell Coet è bravina, un po’ di tensione viene creata. Quello che accadrà è talmente ovvio e scontato che si potrebbe raccointare tutto dopo dieci minuti di film, eppure Mischief Night è un film discreto, guardabile, anche godibile.

Non ho solo capito che c’appizzano i due che trombano nella vasca all’inzio.

Oh… pare che la notte di Mischief esista davvero e i ragazzini si divertono con piccoli atti vandalici… contenti loro.




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