venerdì 9 dicembre 2022 - Mario Barbato

Minacce a Giorgia Meloni: di chi è la colpa?

Un pazzo ha minacciato di morte Giorgia Meloni e la destra ne ha approfittato per mettere nel mirino Giuseppe Conte, accusandolo di essere responsabile morale del clima d’odio contro la premier. Il coro della destra è univoco: Conte, facendo opposizione a Meloni, starebbe istigando alla violenza contro la capa del governo.

Tutto è cominciato quando il profilo Twitter di Fratelli d’Italia ha condiviso degli screen di messaggi minatori rivolti a Giorgia Meloni, minacce di morte indirizzate alla presidente del Consiglio e a sua figlia. Un fatto gravissimo che è stato immediatamente neutralizzato dall’intervento delle forze dell’ordine, che hanno identificato l’uomo in questione: un siciliano disoccupato di 27 anni che ora è indagato per violenza privata aggravata.

Tutti i commenti di solidarietà nei confronti di Giorgia Meloni si sono mescolati alle accuse nei confronti di Giuseppe Conte. Il leader del Movimento Cinque Stelle non è stato citato esplicitamente, ma viene sostanzialmente accusato di essere una sorta di ispiratore morale di queste minacce solo perché sta facendo il suo lavoro, girando le piazze per far sentire la sua vicinanze alla gente. Come è normale che faccia il principale leader dell’opposizione. 

Ma da qui a dire che sia l’ispiratore dell’odio contro Meloni ce ne passa. Anche perché non è la prima volta che la premier viene presa di mira. A settembre fu minacciata di morte da un gruppo che si faceva chiamare Nuove Brigate Rosse e che espose una scritta su un muro della Garbatella che recitava: “Meloni come Moro. Preparati”. Una intimidazione particolarmente grave, tanto che la stessa Meloni disse: “Mi vogliono morta”. Poi c’è stato il caso degli studenti bolognesi che misero il suo fantoccio a testa in giù, in stile Mussolini. E, infine, ci sono state le femministe che, durante un corteo a Roma, hanno minacciato di mangiarsi il suo cuore. 

In tutto questo Conte che c’entra? A Meloni non le passa per la testa che la sua propaganda neofascista, la sua idea di obbligare i giovani allo sport, di combattere le devianze giovanili, di umiliare gli studenti, di cancellare il reddito di cittadinanza, di strizzare un occhio agli evasori fiscali, di ritardare la pensione a chi non ha figli, di relegare le donne dietro i fornelli con la retorica del “sono donna, mamma, italiana e cristiana” siano le cause del clima di avversione di una parte della popolazione che la considera più antipatica del Duce a Palazzo Venezia?

Foto Governo.it




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