venerdì 23 dicembre 2022 - La bottega del Barbieri

Migranti: oltre 99mila sbarchi nel 2022

Sono finora 99.191 le persone migranti sbarcate sulle coste da inizio anno. Nello stesso periodo, lo scorso anno furono 64.004 mentre nel 2020 furono 33.568. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.

redazione Diogene

Negli ultimi giorni sono state 360 (12 venerdì, 43 sabato, 144 ieri e 161 oggi) le persone registrate in arrivo sulle nostre coste che hanno fatto salire a 4.726 il totale delle persone arrivate via mare in Italia da inizio mese. L’anno scorso, in tutto dicembre, furono 4.534, mentre nel 2020 furono 1.591.

Degli oltre 99 mila migranti sbarcati in Italia nel 2022, 20.449 sono di nazionalità egiziana (21%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Tunisia (17.643, 18%), Bangladesh (14.381, 15%), Siria (8.540, 9%), Afghanistan (7.162, 7%), Costa d’Avorio (5.417, 5%), Guinea (4.160, 4%), Pakistan (3.109, 3%), Iran (2.308, 2%), Eritrea (2.099, 2%) a cui si aggiungono 13.799 persone (14%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.

Fino ad oggi sono stati 12.505 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato è aggiornato a oggi, 19 dicembre. I minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2021 sono stati 10.053, 4.687 nel 2020, 1.680 nel 2019, 3.536 nel 2018 e 15.779 nel 2017.

Sugli sbarchi e sulle morti in mare, quelle dei bambini innanzitutto, è intervenuto Oliviero Forti, responsabile dell’ufficio immigrazione di Caritas italiana. Riferendosi in particolare alla morte di una bambina di meno di tre anni, dopo essere stata portata già in gravi condizioni al poliambulatorio di Lampedusa. Il barcone alla deriva e poi affondato, con a bordo 161 migranti, era stato soccorso la notte scorsa al largo dell’isola.

“Siamo arrivati all’assurdità di accettare con indifferenza le morti dei bambini in mare, come fosse normale – ha detto Forti in un’intervista al Sir – Questa ennesima tragedia accade in un momento in cui si sta dibattendo su un nuovo codice di condotta per le Ong. L’invito che facciamo è tener sempre presente che sulle attività di soccorso in mare succedono molti drammi di questo tipo – ha concluso – per questo andrebbero sostenute e incoraggiate, prevedendo porti di sbarco affinché chi si trova in quelle condizioni possa essere assistito”.

Foto Wikimedia Commons




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