martedì 9 ottobre 2018 - Doriana Goracci

Mi sono innamorata di un pugile

Domenica 7 ottobre i musei nazionali erano aperti e visitabili gratis... ho deciso dunque di prendere un pulman del Cotral e da Capranica andare a Roma, appuntamento a casaccio su cosa visitare con un' amica con la quale ci conosciamo da circa 40 anni. Dato che spioviccicava ci siamo dette che dopo decine di appuntamenti, per manifestazioni a Piazza della Repubblica, davanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, potevamo entrarci e visitarla all'interno.

Abbiamo scoperto così che è nata dalla sistemazione nel 1562, ad opera di Michelangelo Buonarroti: siamo rimaste estasiate dalla Meridiana con l'avvicendarsi delle stagioni e delle costellazioni...lei veramente c'è rimasta male che il suo segno dello Scorpione era l'unico confinato in un angoletto.

Poi dopo pochi minuti, attraversando la piazza, siamo arrivate al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo  ma delle quattro sedi del Museo nazionale romano, abbiamo visitato solo Palazzo Massimo e non ce la facevamo a vedere anche le Terme di Diocleziano, Crypta Balbi, Palazzo Altemps.

A un certo punto ho visto lui, il pugile.

E' stato scoperto nel 1885 durante alcuni interventi a sud del Quirinale, depositato con cura tra le fondamenta di un edificio antico.

Da qui: E' "nudo, adulto e a grandezza superiore al naturale, siede con i gomiti poggiati sulle ginocchia, una mano sull’altra. Indossa guanti bordati di pelliccia con sottili cinghie di cuoio (himántes, già noti a Platone) che fugano ogni dubbio sulla natura e la brutalità della sua disciplina. La schiena e le spalle massicce sono incurvate mentre la testa –che spicca dalla postura chiusa e intima del corpo – si volge bruscamente in alto, verso sinistra. Numerose sono le alterazioni, quale risultato di remote lesioni, cui si sovrappongono i colpi subiti nell'ultimo scontro. La perdita dei denti superiori ha ingenerato l'affossamento del labbro corrispondente,mentre quello inferiore rimane in aggetto e il fiato affannoso muove verso l'alto le ciocche dei baffi intrise di sudore. La frattura dell'osso nasale e lo spostamento delle cartilagini hanno determinato la deformazione del naso. Rari i dettagli dell’ematoma sotto l'occhio destro e degli sfregi alle guance e alla fronte da cui è grondato il sangue sugli arti del lato destro...Nel contesto di questo corpo nudo di concezione classica, tuttavia, un dettaglio insolito del pugile e la kynodésme – l’infibulazione, ovverosia il sospensorio per il prepuzio – una pratica igienica comprovata degli atleti greci ma raramente raffigurata in scultura e mai in una statua di atleta."

In un articolo, viene magistralmente descritto così:
 
"Il volto appare perciò di un realismo brutale e quasi aggressivo, con la fronte bassa, la barba e i capelli a grosse ciocche ritorte madidi di sudore, le vuote cavità degli occhi (che erano stati lavorati a parte in altro materiale colorato) che rafforzano l’impressione di uno sguardo desolato e rozzamente stupito che si rivolge o al pubblico cercando l’applauso o, accigliandosi, a qualcuno che sembra disturbarlo, mentre stanco si riposa in una pausa della lotta. Al viso corrisponde il corpo tarchiato e pesante, con il torace possente, il tozzo dorso taurino e il collo grosso e corto; la spalla e il gomito destri presentano ampie escoriazioni causate dai colpi dell’avversario, mentre il membro virile ritorto e infibulato riporta all’uso tipico dei lottatori."
 
 
Dell'infibulazione ne avevo sentito parlare solo al femminile e ho provato per lui una grande tenerezza.
Poi dopo aver chiacchierato in un cortile con la mia amica ci siamo raccontate pezzi nostri di vita che non conoscevamo, chissà perché... Sarebbe stato bello consolare quel pugile, invecchiare insieme ma dovevo prendere una direzione diversa...
 
Ho ripreso a Saxa Rubra il bus ed ero tra le pochissime persone italiane, come all'andata. Avevamo per la maggior parte un'espressione contenta, quasi tutte e tutti con un pacchetto in mano, il ricordo di una domenica di ottobre, magari con la famiglia lontana, con un amore lontano, con gli amici lontani... l'autista che partiva alle 19.10 ha aspettato due ragazzi che erano andati a comprare il biglietto.
 
Una passeggiata nei secoli, umana...



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