sabato 23 novembre 2019 - Kocis

Messina | 5 morti e due feriti sul lavoro… eppure la notizia dura poco in “prima pagina”

Morti sul lavoro | Mercoledì 20 novembre alle ore 16.45 un gravissimo incidente sul lavoro ha funestato Barcellona Pozza di Gotto (Messina). In località Cavalieri- Femmina un’esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio ha provocato la morte di cinque lavoratori e il ferimento grave di altre due persone.

Hanno perso la vita gli operai: Mohamed Taeher Mannai, 39 anni, Giuseppe Testaverde, 34 anni, Vito Mazzeo, 23 anni, Fortunato Porcino, 36 anni, e la moglie del titolare della fabbrica Venera Mazzeo, 71 anni.

Sulla dinamica stanno indagando gli organi inquirenti. Dai primi accertamenti emerge l'ipotesi che mentre a cura di una ditta esterna si stavano effettuando le attività per migliorare le condizioni di sicurezza del sito produttivo, conseguenti alle prescrizioni poste dalla commissione tecnica provinciale della Prefettura, - si stavano montando cancelli attorno alla struttura produttiva - scintille emesse da una saldatrice o flex hanno raggiunto un casotto contenente i materiali deflagrati.

Un drammatico evento, una strage di rilevantissime proporzioni. Per quello che risulta alla mia memoria è probabilmente, per numero di vittime, l’incidente più disastroso verificatosi in Italia nei luoghi di lavoro nel corso del 2019.

Cinque “nominativi”, costituiti dalle umane composizioni materiali, di sentimenti e speranze, sono stati cancellati dalle gioie della vita , dagli affetti e dalle famiglie.

Si aggiungono alla lunghissimo “elenco” fatto di lavoratori e lavoratrici che hanno perso la vita a seguito di infortuni sul lavoro nel corso del corrente anno: 1288 lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itinere) di questi 639 sui luoghi di lavoro, come emerge dai dati aggiornati al 20 novembre a cura dell’Osservatorio Indipendente di Bologna).

Eppure la notizia “ in prima pagina” è durata molto poco. A parte alcuni quotidiani che ne hanno danno giusto risalto, nella giornata odierna a scorrere i più importanti telegiornali televisivi nazionali e i principali siti online informativi, la notizia è rapidamente scivolata…. verso il basso, diventando sempre più scarsamente evidente. La differenza la fa, è doveroso ricordarlo, il TG3 delle ore 14.15 che con grande spirito civile l'ha collocata come notizia di apertura.

Eppure, dato il gran numero di lavoratori che annualmente rimangono uccisi e feriti, la sicurezza nei luoghi di lavoro è la vera priorità nazionale!

E’ indispensabile fare prevalere nella coscienza comune di tutti i cittadini l’importanza fondamentale della garanzia dell’incolumità fisica e della salute delle lavoratrici e dei lavoratori.

Nel corso degli ultimi anni, in maniera premeditata, l’attenzione è stata fuorviata verso altre tipologie di “sicurezza” che, dato l’entità degli eventi, sono complessivamente marginali.

Ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza. Il Parlamento, le strutture istituzionali, politiche e sociali hanno l’obbligo civile e democratico di attuare tutte le urgenti iniziative necessarie, in adeguati e trasparenti atti legislativi e nell’indispensabile risoluto incremento degli organi preposti al controllo.

Gli organi di informazione, per la potenzialità di rappresentazione, sono strumenti fondamentali di sensibilizzazione, divulgazione ed approfondimento sul tragico stato dell’arte in essere.

È necessario un deciso cambio di rotta. Mai più morti e mutilati nei luoghi di lavoro!

 

domenico stimolo

 

Foto: Pixabayhttps://pixabay.com/it/photos/legno-mietitrice-lampeggiatore-1581739/

 




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