martedì 23 giugno 2020 - alessandro tantussi

Memento, monumento e monito

Distruggere una statua - foss'anche di Nerone, di Caligola o di Attila - è una negazione della Storia ed un sintomo di ignorante imbecillità. La funzione del monumento è collegata al concetto di ricordo e di conoscenza, non al giudizio.

Il monumento è un simbolo, un simulacro il cui valore trascende l’oggetto in sé ed esiste al di sopra della realtà che rappresenta. L’importanza di una statua prescinde dal pregio artistico o dalla bellezza del manufatto, consiste nel documento, nella testimonianza, nella conoscenza del fatto o della persona e nella sua scienza storica.

Ogni concreta azione storica del resto, oltre ad essere opinabile sul piano qualitativo, dovrebbe quantomeno essere valutata nel contesto in cui si è svolta. Gli stessi concetti di “verità” e “giustizia” non sono valori assoluti, sono astrazioni relative nel tempo e nello spazio. L’ammirazione o il disprezzo dovrebbero essere storicamente contestualizzati, giudicare il passato senza conoscerlo e con gli occhi di oggi… è la quintessenza dell’ignoranza.

 “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza“, ma la scienza si fonda sull’esperienza e sulla memoria. 

L'etimologia della parola monumento (in latino monumentum) deriva infatti dal verbo latino monere = ammonire, ricordare, avvertire. Il monumento è appunto un'opera architettonica finalizzata a ricordare un personaggio e/o un avvenimento.

Ai posteri, in genere, si affidano i simboli positivi, ma il ricordo è ancor più necessario se l’esperienza da tramandare è o diventa negativa, Chi mai si sognerebbe di demolire un monumento-memoriale come il complesso di Auschwitz BirkenauIl campo di sterminio nazista, proprio perché rappresenta un evento orribile, è stato anzi dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. 

Il monumento, anche quando è creato ad arte con intento celebrativo (e viene perciò scolpito nella pietra o fuso nel bronzo per renderlo imperituro) tramanda ai posteri l’essenza del fatto e non il giudizio di valore originario.

Demolire le testimonianze significa demolire la conoscenza e la capacità di intendere.

Significa nascondere la testa nella sabbia per dimenticare ciò che non ci piace,

 significa demolire l’intelletto, perché l’intelligenza è l’atto del conoscere, comprendere e distinguere.

Foto di Couleur da Pixabay 




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