mercoledì 19 agosto 2020 - Kosmopolis - Making of

Mauritania: per la prima volta un ex presidente è stato arrestato

Per la prima volta nella storia della Mauritania, un ex presidente è stato arrestato e deferito alla magistratura.

di Nagi Chekh Ahmed


Nessuno si aspettava questa fine così in fretta, visto che non è passato neanche un anno da quando l'ex presidente, Mohamed Ould Abdel Aziz, è stato obbligato a lasciare il potere perché la costituzione gli impediva di governare per più di due mandati. Ha lasciato allora il potere al generale Mohamed Ould Al-Ghazwani, suo amico da quarant'anni e ai suoi alleati complici di tutti i colpi di stato creati nel período 2005-2009.

Dopo che il presidente Ghazouani ha assunto le redini del potere nel paese, gli alti dirigenti del partito - compresi i ministri del governo - hanno manifestato il loro consenso all'ex presidente Mohamed Ould Abdel Aziz garantendo che il paese stava procedendo secondo un programma improntato sulle sue direttive.

Dopo il ritorno da un viaggio di qualche mese all'estero, Ould Abdel Aziz è stato ricevuto da ministri e leader politici presso la sede del Partito dell'Unione della Repubblica, in qualità presidente fondatore del partito e suo unico riferimento.


In fase preventiva, giorni prima delle celebrazioni del giorno dell'indipendenza del paese, il 28 novembre 2019, il presidente Ould Sheikh Al-Ghazwani ha fatto allontanare i leader della sicurezza e dei militari, compresa la guardia speciale alla presidenza e un certo numero di suoi assistenti.

Così nei corridoi del partito e dei suoi elettori, si è manifestata la crisi tra gli attori della scena politica filo-regime, che all'epoca si chiamava "crisi di riferimento". Tutto si è concluso con l'organizzazione di una conferenza d'emergenza durante la quale è stata eliminata la leadership di Aziz, ed è stato annunciato l'unico riferimento del partito, l'attuale presidente.

Aziz non si è arreso, mentre ha cercato di difendere quello che considerava suo di diritto ha fatto mosse che hanno innervosito il presidente Ghazwani, che si è affrettato a riavvicinarsi alla tradizionale opposizione ad Aziz, per formare insieme, attraverso il Parlamento, una commissione per indagare sul precedenti governi di Aziz e selezionare file specifici che lo vedono sospettato di corruzione in accordi e progetti relativi ai settori dell'energia, delle strade, delle infrastrutture, dei minerali e dei porti.

La polizia per la criminalità economica ha continuato a portare avanti le indagini sui membri della famiglia Aziz e sui suoi stretti collaboratori e sono stati aggiunti nuovi fascicoli che non sono stati inclusi nei risultati dell'indagine del Parlamento. Il pubblico ministero ha poi dichiarato di aver scoperto il legame dell'ex presidente con queste vicende. Lunedì scorso, Aziz è stato chiamato a comparire davanti agli investigatori per la prima volta, dopo aver rifiutato prima di comparire davanti alla commissione d'inchiesta del Parlamento e dopo una lunga indagine durata diverse ore nel Dipartimento per la sicurezza nazionale in mezzo a rigide misure di sicurezza, Aziz è stato temporaneamente sospeso in attesa di indagini. Una dichiarazione del suo avvocato riporta che il loro cliente è stato arrestato in violazione della legge e che è stato loro vietato di incontrarlo fino a quel momento. Alcune informazioni ricevute dalla Mauritania hanno indicato che le indagini erano condotte da membri dei servizi segreti, nel frattempo sono state aggiunte le accuse relative all'indebolimento della sicurezza nazionale.

Foto: MedouMido/Flickr




Lasciare un commento