giovedì 6 ottobre 2022 - Giovanni Greto

Massenet Maestro del suo tempo

E’ stato presentato il festival autunnale, che inaugura la nuova stagione (2022-23) del Palazzetto Bru Zane

Rimettere in discussione certezze musicali è una peculiarità del Palazzetto Bru Zane, Centre de Musique Romantique Française, concepito come un laboratorio di ricerca nel quale le riscoperte della musica romantica francese sconosciuta vengono discusse e messe alla prova.

L’oblio colpisce anche opere luminose, come nel caso della produzione di Jules-Emiles Frederic Massenet (Montand, St.Etienne, 12 maggio 1842 – Parigi, 13 agosto 1912), che fu usata per lungo tempo come termine di paragone da chi voleva tracciare una linea divisoria tra la buona musica e la mediocrità. Perciò, cancellando la carriera di questo artista, si finiva per ignorare il gusto del pubblico parigino della Belle Epoque e privare dello stesso piacere gli spettatori del tempo presente.

Dopo aver registrato per la “Bru Zane label” nel 2013 sia Therese (1907), volume 3 della collana “Opéra français”, che Le Mage (1891), volume 5 della stessa collana, il Centro di Musica Romantica Francese produrrà quattro opere liriche, eseguite in versione concerto : Herodiade (1881) a Lione il 23 novembre prossimo, a Parigi il 25 novembre; Ariane (1906) a Monaco di Baviera il 29 gennaio 2023; Werther (1893) il 22 febbraio a Budapest; Grisélidis (1901) a Montpellier il 2 giugno, a Parigi il 4 luglio. Ariane, Werther e Grisélidis verranno registrate per arricchire la collana “Opéra français”.

Sei i concerti in cartellone, a partire da quello inaugurale, il primo ottobre, come consuetudine, negli ampi spazi della Scuola Grande San Giovanni Evangelista. Con il titolo Du Salon a la Scene (dal salotto alla scena), si sono ascoltate arie d’opera, oratori e Mélodies (melodie) trascritte per voci e pianoforte. Gabrielle Philiponet, soprano; Marie Kalinine, mezzosoprano; Artavazd Sargsyan, tenore; Philippe-Nicolas Martin, baritono, sono state le applaudite voci accompagnate dal pianismo elegante di Thomas Tacquet.

Il giorno seguente, nell’intimità del Palazzetto, il pianista François Dumont, per la quarta volta ospite del Bru Zane, come ha ricordato il Direttore Artistico Alexandre Dratwicki, ha eseguito con temperamento, delicato ed irruente, pagine pianistiche di Massenet – Dix Pièces de genre; Musique pour bercer les petits enfants; Deux Impromptus : Eau dormante – Eau courante; Papillons noirs – Papillons blanc, da cui è stato tratto il titolo del Récital (“Farfalle nere, Farfalle bianche”); Valse très lente; Valse folle – a cui hanno fatto seguito i primi lavori di alcuni suoi allievi : Reynaldo Hahn (1874 -1947) – Portrais de peintres; Paul Hillemacher (1852 – 1933) – Reverie ; Xavier Leroux (1863 – 1919) – Deuxième Romance ; Gabriel Pierné (1863 – 1937) – Trois Pièces formant Suite de Concert. Pubblicate a Parigi nel 1903, le Trois Pièces sono l’esito incompiuto del progetto di un ciclo di pezzi per pianoforte solo. Applausi vivissimi e ripetuti hanno indotto Dumont ad un rapido rientro sul palco ad eseguire un brevissimo, veloce bis.

Il 13 ottobre Marie Gautrot, mezzosoprano e Frédéric Rouillon al pianoforte eseguiranno una serie di Mélodie di Massenet e degli allievi Ernest Chausson (1855 – 1899), Henry Février (1875 – 1957), Gabriel Pierné e Paul Hillemacher. Il 18 ottobre un trio composto da Mi-Sa Yang, violino; Yan Levionnois, violoncello e Jonas Vitoud, pianoforte, eseguirà composizioni di Massenet, Pierné, Février e Richard-Ernest Alder (1853 – 1904). Il 25 ottobre si ascolteranno opere per violino e pianoforte di Massenet e degli allievi Hillemacher, Hahn, Pierné e Fernand Gustave Halphen (1872 – 1917), i quali esemplificano l’uso del violino solo durante la Belle Epoque, dalle forme canoniche come la Sonata, ai pezzi di genere che conducono in ambiti meditativi o virtuosistici.

Il Festival si conclude il 28 ottobre con un concerto per pianoforte a quattro mani di composizioni di Massenet, Hahn, Georges Bizet (1838 – 1875) e Cécile Louise Stéphanie Chaminade (1857 – 1944), definita da Bizet il mio piccolo Mozart. Protagonista in pedana il Geister Duo, vale a dire i pianisti David Salmon e Manuel Vieillard.

Il Festival avrà un’appendice il 17 giugno 2023, in occasione dell’ART NIGHT . Gli Artisti dell’Accademia Teatro alla Scala proporranno arie d’opera, oratori e Mélodies di Massenet, Février, Hahn, Leroux, Alfred Bruneau (1857 – 1934), Marie Gabriel Augustin Savard (1814 - 1881 ), Henri Rabaud (1873 – 1949), Edmond Paul, Henri Malherbe (1870 – 1963).

Tutti i concerti si svolgono al Bru Zane con inizio alle 19 e 30.

Assai gradevole, dopo la sintetica presentazione, il Récital di composizioni vocali e strumentali, esclusivamente di Massenet, eseguite dalla mezzosoprano Eléonore Pancrazi, emozionata e felice di esibirsi per la prima volta in Italia insieme con il pianista Ian Barber.

 




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