lunedì 23 settembre 2019 - Camillo Pignata

M5S, gli attacchi al Pd per attaccare Grillo

Poche ore prima del voto degli attivisti 5S sull'alleanza con il PD nelle elezioni regionali umbre, Di Battista attacca frontalmente il Pd ritenendolo inaffidabile. 

 

Un attacco che non è solo “un no” all'alleanza PD in Umbria, ma è un attacco alla maggioranza e al Governo, perché è ben strano che un PD inaffidabile a Perugia, sia affidabile a Roma.

E' un attacco per conto di Di Maio al governo Conte, per destabilizzarlo e mettere sotto accusa la linea politica di Grillo che l'ha promosso. Destabilizzazione dell'esecutivo, fibrillazioni, attriti nella maggioranza e nel Movimento possono stimolare qualche pentimento, qualche riflessione critica sulla giustezza di una scelta già presa, mentre è in fase esecutiva.

E’ quello che serve al giovane di Pomigliano, per ritornare a passi felpati in sella. Meglio le elezioni, una vittoria della Lega. Meglio un governo Salvini /Meloni, che un’alleanza con il PD di Zingaretti. Questa è la linea di Di Maio, ma Di Maio non può esporsi più di tanto, e allora lo fa di Battista per conto suo.

Ma se questa è la posizione convinta dei due amici, perché non la manifestano e sostengono a chiare lettere? Perché non dicono a Grillo, agli 80.000 che hanno votato per questo Governo, che ha sbagliato, che ha fatto una cavolata. Perché esecutore e mandante si nascondono dietro l’attacco al PD? DIBA dice che il PD è ipocrita.

Può darsi.

Ma lavera ipocrisia è attaccare il PD per attaccare Grillo. La vera ipocrisia è nascondere questo attacco dietro il paravento delle elezioni regionali e della scissione in casa PD.




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