martedì 21 luglio 2009 - Professional Consumer

Lettera di un consumatore al Presidente Napolitano

Signor Presidente Napolitano,

Rivolgo a Lei l’invito di dare ascolto a un Professional Consumer, consumatore tra i consumatori, per quanto abbia da dire sulla crisi economica che sconvolge il nostro tempo.

Si ascolta ad ogni piè sospinto il già detto; chi ha responsabilità politiche avvista terra incognita; si imbastiscono procedure anticicliche e soccorsi monetari, debito su debito, da somministrare a chi mostra debito d’ossigeno. Si fatica però ad individuare il punto di accumulo degli squilibri, si vagheggiano i tempi per la svolta, se ne aggiorna ogni giorno la data..

Sono uno studioso dell’economia dei consumi. Le continue incursioni in tali territori mi hanno consentito di individuare il luogo dove si sono prodotti gli squilibri del meccanismo economico produttivo: una voragine sottratta alla vista dei controllori, da inattuali e attoniti paradigmi, dove produzione, consumo e reddito sono affondati.

Solo la riorganizzazione delle competenze interne al meccanismo produttivo può configurare una nuova possibile sintesi: nuove gerarchie, nuove misure e responsabilità; onori ed oneri, vieppiù riequilibrate risorse di reddito.

Il Professional Consumer rivendica questo patrocinio. Non una sintetica creatura, un individuo invece attrezzato di tutto punto per quegli esercizi di mercato, che per il contributo alla crescita si fa operatore economico ancorchè civile.

Ecco Signor Presidente, per questo rivendico merito di analisi; questa competenza metto a disposizione.

Pago però il prezzo dell’anonimia, non trovo ascolto se non in ricetti di nicchia incapaci di promuovere attenzione, generare dibattito.

La condizione di disabile mi esilia, se brandita diviene una risorsa per sollecitare attenzione.

Vengo sollecitato a farlo, la discrezione mi impone di resistere.

Confido nella Sua sensibilità nel voler ascoltare.

Cordialmente la saluto.




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