giovedì 8 ottobre 2020 - Antonello Laiso

Lega: il sole non splende più così alto?

Le ultime consultazioni elettorali hanno accentuato quel trend già accertato nelle elezioni regionali, ovvero che non solo la Lega non raggiunge più i livelli del suo massimo splendore politico ma che, rispetto ai dati storici ovvero a quella luna piena delle europee del 2019, c'è un continuo, anche se lento, trend calante di chi prima votava tale partito, in particolar modo e non solo in quel sud, così tanto difficile da conquistare per la nazionalizzazione di tale partito, nato e cresciuto originariamente ed esclusivamente in quel nord, come le acque di quel fiume quasi privatizzato e tanto caro che nasce dal Monviso. 
 
 Riflessioni ed osservazioni di tale, anche se non notevole, debacle sono state espresse sia da qualche big della stessa Lega, sia anche da qualche big di quella coalizione formata subito dopo il tramonto dell'uscita di Governo, quel tramonto che poi si confermerà quel grosso scivolone azzardato che non si doveva fare.
 
Il risultato sia di queste elezioni comunali ed i relativi ballottaggi hanno confermato quella lenta inversione di tendenza di un partito che affanna a tener quel ritmo di tempi andati, affanna forse anche per tutte le inchieste Giudiziarie e non, di cui non si entra nel merito ma di certo che non possono essere vicende ivi compresa quella della Gregoretti come un alloro da prostrarsi a mostrare sul capo.
 
Quella linea sovranista poi desta preoccupazione, non solo tra diversi stessi leghisti ma in quella coalizione che è diventata da non molto costola necessaria di quel partito, una linea moderata piacerebbe a tanti, una linea moderata che si spostasse anche di poco da posizioni estremiste, incominciando da quelle dei migranti, da quella di accettare quell' Europa nella quale gia fortunatamente siamo e conviviamo con serenità, c'è bisogno di una nuova strategia politica di coalizione, e non piu di di una strategia di un partito unico come si pensava inizialmente nei tempi delle vacche grasse.
 
Quel sud cui tanta fatica è stata fatta da un partito nato come antimeridionalista, sta incominciando a non essere più come quel sostegno necessario alla crescita elettorale necessaria del paese, ma non solo il sud.
 
Antonello Laiso
 
 



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