venerdì 19 luglio - Damiano Mazzotti

Le guerre di oggi e i conflitti del futuro

Klaus Dodds è uno studioso che ha pubblicato un saggio geopolitico, a volte discutibile, ma ricco di varie informazioni, che ha questo titolo: "Guerre di confine. I conflitti che determineranno il nostro futuro" (edizuine italiana del 2024, einaudi, circa 300 pagine).

Le più antiche mura difensive che conosciamo hanno 12.000 anni e "la prima cinta muraria cittdina di cui si abbia notizia è quella di Gerico, nella Valle del Giordano" (p. 3). L'essere umano è sempre stato molto conflittuale. E in ogni parte del mondo esistono varie strumentalizzazioni tribali, gruppali e nazionaliste. Cosa ci aspettiamo oggi? Esiste l'immutabilità delle frontiere?

Come affermato da "Ruben Anderson, vi è in gioco un business globalizzato e altamente redditizio delle frontiere il cui spirito è ben lontano dall'ottimismo regnante in quella gelida notte del novembre 1989 in cui il muro di Berlino, infine, crollò" (introduzione). Tuttavia i confini agiscono come uno "scheletro dell'abitudine" (Virginia Woolf).

In ogni caso si possono definire quattro tipi principali di guerre di confine. Ci sono i conflitti legati alla politica dell'identità, come quelli che riguardano i messicani che premono sul confine del Texas. Poi ci sono i conflitti di lungo termine, più o meno profondi, come quello sempre meno presente in Irlanda. Esistono anche i conflitti "derivanti dai nuovi cicli di chiusura e privatizzazione", che quindi "si estenderanno a nuove aree come i fondali marini profondi". Il quarto tipo di conflitto "verrà alimentato dalla resistenza ai confini intesi come arcipelaghi detentivi" (p. 305). Quindi "Le frontiere e la gestione delle frontiere non sono granché inclini alla discrezione e alla sottigliezza". Tutto continuerà a scorrere, forse più intensamente di prima, con o senza le frontiere di oggi.

Quasi tutti non sanno che "La Cina e il Tagikistan hanno lavorato a stretto contatto su alcuni progetti di "sicurezza dei confiini, ed entrambi i Paesi temono effetti di "tracimazione" dall'instabile Afghanistan. Le truppe cinesi pattugliano il confine condiviso e operano insieme alla loro controparte all'interno del territorio del Tagikistan" (p. 303).

Per quanto riguarda la Russia di Putin, possiamo affermare, che avendo "la presidenza dei Brics+ nel 2024", questo sarà "un anno cruciale per i confini e per i movimenti transfrontalieri" (introduzione all'edizione italiana).

Comunque un fatto naturale ci può far capire meglio la questione delle barrierie tra gli Stati. Lungo il confine tra la Cina e Laos un elefante ha oltrepassato facilmente la barriera di sicurezza e dopo due ore è ritornato in Cina. "Nessuno ha avuto il coraggio di provare a fermarlo" (introduzione). La Natura è molto più grande di noi.

 

Klaus Dodds insegna Geopolitica alla Royal Holloway University of London e fa parte dell'Academy of Social Sciences (https://acss.org.uk). Nel 2023 ha pubblicato Il primo libro di geopolitica con Einaudi.

 

Nota - Segnalo questo film del regista Michael Moore ai più giovani: Fahrenheit 9/11 (2004).




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