mercoledì 27 luglio 2016 - Paolo Giardina

Le “americanate” di Angelino Alfano

...dallo strappo con l’ex Cavaliere, quel figlio di Angelino non è più lo stesso. Prima gli mancava solo il “quid”, adesso ha smarrito la bussola, soprattutto da quando ha ricevuto la “tegolata” per via Poste Italiane...

Americani non siamo, ma ci piace “americanizzare” i nostri comportamenti. Ora, per “americanata”, nel linguaggio comune, si intende un avvenimento che ha dell’assurdo o che nasconde delle esagerazioni che vanno oltre le aspettative della realtà.

Quindi, gli americani posseggono il copyright delle “cose”, l’originale, noi nel tentativo di imitarli produciamo “americanate”.

Non esiste altro modo per definire le ultime esternazioni di Angelino Alfano, numero due di Matteo Renzi, già numero due di Enrico Letta.

Premesso che, dallo strappo con l’ex Cavaliere, quel figlio di Angelino non è più lo stesso. Prima gli mancava solo il “quid, adesso ha smarrito la bussola, soprattutto da quando ha ricevuto la “tegolata” per via Poste Italiane.

Bene, colui che insieme al suo gruppo si è accomodato nelle poltrone più ambite d’Italia, mantenendo in vita gli ultimi due governi di Sinistra a guida Partito Democratico, ha un sogno nel cassetto: “Dare rappresentanza a milioni di moderati italiani che non si riconoscono nella sinistra ma non possono accettare l’estrema destra di Salvini”.

No.

Purtroppo, non si tratta di un americanata, magari è semplicemente “la logica del non senso”… e dell’accomodamento. 




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