venerdì 1 settembre 2017 - Phastidio

Lavoro, la condizione bipolare degli over 50

Pubblicato da Istat il rapporto sul mercato italiano del lavoro in luglio. Non contiene informazioni sconvolgenti ma la conferma di alcune tendenze in atto, che andiamo a riepilogare rapidamente, anche per fare il punto sullo stato della congiuntura, oltre che della propaganda.

Per farvela assai breve, in punta di tweet: il tempo indeterminato ha smesso di crescere, peraltro non da oggi. Il tempo determinato è incontrastato padrone del campo della ripresa congiunturale:

Con una complessa inferenza, non è chiaro quindi dove stia esattamente il merito del Jobs Act, che pare sia stato introdotto per contrastare il ricorso a forme contrattuali precarie:

Sarebbe sciocco negare l’evidenza di una espansione congiunturale, che tuttavia in questo momento coinvolge robustamente l’intera Eurozona. Pare quindi che il nostro paese sia passato dal guardare nell’abisso a fissarsi l’ombelico. Un oggettivo progresso.

Ma il fattoide del mese (o anche dell’anno) emerge dalla correzione per la demografia dei dati. In altri termini, si prende in considerazione l’evoluzione numerica delle coorti anagrafiche per derivare il tasso di occupazione. Si tratta di stime, a partire dal dato del censimento, quindi suscettibili di revisione anche tardiva, ma accettiamole.

 

Al netto della componente demografica, tasso di occupazione in crescita per tutte le coorti. Spicca forte aumento disoccupazione per over 50

 

Da esse si evince che il tasso di occupazione è in aumento per ogni coorte anagrafica, il che è positivo e confortante. Colpisce tuttavia il forte aumento del tasso di disoccupazione tendenziale per gli over 50, anch’esso corretto per la demografia. Come si legge questo +15,4% di disoccupati over 50 nell’ultimo anno, se da molto tempo si osserva un aumento del numero di occupati di questa coorte? In modo molto semplice: la crescita di occupati della coorte è frutto della permanenza al lavoro prodotta dalla legge Fornero. Ma gli over 50 perdono anche il lavoro, e sono costretti a tornare a cercarlo, visto che oggi sono venute meno molte vie d’uscita pensionistiche anticipate in caso di perdita di occupazione in “tarda” età lavorativa. Quanto al persistente calo degli inattivi, abbiamo detto.

Detto in parole povere: gli over 50 non sono assunti grazie al meraviglioso Jobs Act ma restano trattenuti sul lavoro, alzando gli stock degli occupati a tempo indeterminato. Non è difficile da capire, se solo ci si sforzasse di usare la logica. Logica? What’s logica?




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