lunedì 15 ottobre 2018 - Anna Maria Iozzi

La vita promessa: in dubbio la riconferma della seconda serie

È probabile che, a margine dell’ultima puntata, andata in onda qualche settimana fa, su Rai1, si prevedano delle incertezze per la riconferma della seconda serie. È la domanda che, in tanti si pongono, alla luce della fiction “La vita promessa”. Quest’ultima, messa in atto dalla rappresentazione narrativa di Laura Toscano, in collaborazione con Simona Izzo, abilitata alla revisione della sceneggiatura, pare evidente un quesito del genere.

La serie, diretta da Ricky Tognazzi, ha ripercorso le vicende turbolenti di Carmela Carrizzo, interpretata da Luisa Ranieri. La donna, in seguito alla morte del marito Salvatore, avvenuta in un duello con Spanò (Francesco Arca), campiere e proprietario terriero di una tenuta agricola, decide di partire in America, insieme ai suoi cinque figli.

Malgrado l’evidente ostracismo di approdare in un’altra terra, diversa da quella della Sicilia, per cultura e tradizioni, la famiglia Carrizzo si appresta ad affrontare i disagi di un contesto difficile, come quello del proibizionismo, in voga nella New York degli anni ’20 e ’30.

Carmela, con a carico, Rocco, il figlio minorato, cercherà di impegnarsi, per assicurare alla sua famiglia un futuro dignitoso. All’arrivo in America, il registro anagrafe commette un errore: al posto di Carrizzo, scrive Rizzo. Un errore provvidenziale per la donna, perché, prima di partire con il piroscafo, era perseguitata da Spanò. Carmela desidera affermarsi, lontano dalle avances dell’uomo che, come ricordiamo, sono molto ricorrenti e insistenti, nel corso di una pizzica “caliente”.

Eppure, il forte impegno della Ranieri, nel ruolo di madre e donna combattiva e coraggiosa, non è valso a risparmiare qualche critica a scapito di un impianto narrativo molto fragile, che ha messo in evidenza alcune lacune. Ma, senza dimenticare il ruolo di Thomas Trabacchi che, seppur imprigionato in un una parte fiacca e monotona, come quella di Mister Ferri, è riuscito a risollevare l’assetto strutturale di una trama cedevole e ripetitiva.

Ad accentuare questo “malessere”, la storia di Rosa (Miriam Dalmazio), una prostituta, che è stata data in sposa, per procura, tramite l’impegno di Carmela, al figlio della donna. Dopo qualche tempo, lo lascia, perché è evidente l’attrazione tra lei e il cognato Michele (Cristiano Caccamo), il fratello di Rocco.

In effetti, alcune storie si sarebbero potute evitare, se non fosse stata per l’esperienza della Ranieri, abile a calarsi in un ruolo coraggioso, che ha richiesto impegno e determinazione. Alla luce di questo finale aperto, appare difficile una riconferma per la seconda serie. Ai dirigenti Rai, l’ardua sentenza.

 




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