martedì 4 agosto 2009 - Damiano Mazzotti

La vita da "papi" che sognano gli italiani

Papi è l’istant book sulla deriva politica italiana che ha raggiunto e superato il mondo dello spettacolo (www.chiarelettere.it, 2009).

Questo libro narra le politiche intime e private di Berlusconi e la definitiva privatizzazione degli affari politici italiani. Gli autori sono l’instancabile Marco Travaglio, Peter Gomez e Marco Lillo (tutti giornalisti del settimanale L’Espresso).

“Papi. Uno scandalo italiano”. E allora? L’Italia è tutta uno scandalo… Sinceramente mi stupisco di chi si stupisce che un grande politico si possa divertire così tanto con le donne. Siamo in Italia, e agli italiani si sa, piace mangiare, cantare e scopare. E anche alle italiane che non sanno cantare piace frequentare chi fa fare la bella vita. L’unico rimprovero che si può fare a Berlusconi è di essere eccessivo: se avesse avuto una sola amante, avrebbe nascosto la cosa più facilmente come succede alla maggior parte dei politici e delle persone comuni (che al massimo ne hanno due).

Che dire: c’è chi ha l’hobby della bicicletta, chi ha quello della moto e c’è chi è all’antica e preferisce la bella fica… E per quelli che non sono pigri, di vita ce n’è una e di donne ce ne sono tante… E se nel PD si facessero meno seghe mentali e si godessero di più la vita, forse riuscirebbero a capire gli italiani... E poi numerose sono le attricette che hanno lavorato e si sono sposate miliardari grazie alla bellezza e alle tette (Veronica Lario, Sofia Loren, ecc).

Tutti quei ben pensanti che inorridiscono perché ad un uomo importante piacciono le belle gnocche mi sembrano davvero ridicoli e insignificanti se si pensa che nessuno di loro ha alzato un filo di voce per difendere i cittadini italiani quando sono stati espropriati del diritto di voto da una legge elettorale truffaldina. L’Italia è il paese delle raccomandazioni che avvengono a destra, a sinistra e al centro (Coop rosse, Compagnia delle Opere, ecc.), e non solo alla Rai. Anche per essere assunti in molti altri posti di lavoro bisogna sottostare a tutta una serie scambi di favori di diversa natura. Se dovessimo denunciare tutti gli italiani colpevoli di malcostume e di scambio di favori i tribunali italiani andrebbero in tilt per i prossimi 100 anni.

Dunque Berlusconi è molto abile a fare quello che fanno tutti e tutti lo seguono. Il problema non è Berlusconi, ma riguarda l’intero settore dirigenziale pubblico e privato. Di certo non è colpa di quattro attricette che la danno via se il sistema economico e sociale italiano è disastrato… E di certo le fiction italiane sono della qualità che si meritano gli italiani… A preoccupare dovrebbe essere invece la voce secondo la quale Berlusconi starebbe per fondare un’università privata a Milano… Ci mancava pure questa…

In quasi tutti i paesi del mondo chi è al potere cerca di fare i propri interessi. Il problema non è quello che fa Berlusconi, ma quello che non fanno troppi italiani e quello che fanno certe italiane. Specialmente i giudici costituzionali, e gli italiani più giovani che grazie a tutti questi casini non riescono più a trovare un lavoro decente in Italia. Il problema vero è che in Italia non esiste un contropotere con le palle… Non dimentichiamo cosa non ha fatto la finta opposizione, composta da politici che si ritengono importanti e che consideriamo importanti solo perché sono stati in Tv per molto tempo, e non perché siano riusciti a fare qualcosa di veramente importante nella loro vita. E a pensarci bene, dato lo stato comatoso della politica italiana, alle prossime elezioni potremmo far candidare anche molti partecipanti al Grande Fratello.

Cari giovani, se vi sentite sfruttati fatevi sentire. Invece di continuare a lamentarvi degli stage trasformati in schiavitù legalizzata, iniziate a protestare, a manifestare e a battere i pugni. Se non chiederete non vi sarà mai dato. Magari cogliete l’occasione del prossimo 8 settembre e proclamate la giornata contro lo sfruttamento giovanile. Chiedete a gran voce l’abolizione della schiavitù che non dà nemmeno il pane quotidiano.

Armatevi di bandiera italiana e di bandiera europea e andate in massa davanti al Palazzo del Governo e al Parlamento a proclamare i vostri diritti e la vostra dignità. Altrimenti vi dovrete vergognare per tutta la vita e in tutti il mondo di essere considerati la generazione dei grandi smidollati. È proprio così: in Italia solo lo 0,1 per cento dei giovani riveste posizioni di potere, mentre in Germania sono il 14 per cento e in Cina sono ben il 29 per cento a godersi la leadership. Anche grazie alla vostra passività, l’Italia è bloccata: è diventata un insieme di vecchi blocchi di merda cementificata.

Se andate a Roma, protestate anche per impedire di mettere a repentaglio il vostro futuro, 2.500 anni di storia e di arte, e l’incantevole paesaggio di un Paese, a causa di uno Stato che, con una decisione antidemocratica e illegittima (dato l’esito del referendum sulle centrali atomiche), vuole mettere in mano l’energia nucleare a una classe dirigente e imprenditoriale piena di infiltrazioni criminali e mafiose (soprattutto nel settore edilizio), che non riesce a gestire nemmeno i treni e gli aerei.

E se voi non vi muoverete, speriamo almeno che l’Europa si dichiari indisponibile a lasciare una pistola carica in mano a quella vecchia, viziosa e mafiosa Italia che adora "papi".

 P. S. Questo scritto è iniziato come una recensione e finisce con una dichiarazione: mi sono stancato di essere italiano e propongo all’Unione Europea di istituire una cittadinanza neutrale di livello europeo e anche dei fondi speciali amministrati da personale europeo per far eleggere dei candidati apolidi europei alle prossime elezioni. In questo sporco mondo c’è bisogno di onestà, di obiettività e di rappresentanti della neutralità. I veri e i finti nazionalismi devono essere ridimensionati… E con meno cittadini votanti, meno politici e meno soldi voglio proprio vedere che fine farà questa vecchia Italia dei Partiti e dei vecchi rincoglioniti che si credono ringalluzziti.




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