lunedì 10 giugno 2013 - UAAR - A ragion veduta

La truffa dell’Otto per Mille c’è e ora si vede bene

Sembra pro­prio che il di­se­gno di legge che in­tro­du­ce il Due per Mille sia stato mo­di­fi­ca­to. E, ri­spet­to alla prima bozza che era stata di­vul­ga­ta, non con­tie­ne più la ri­par­ti­zio­ne delle scelte ine­spres­se. Dopo aver evi­den­te­men­te preso atto della dif­fu­sa im­po­po­la­ri­tà del prov­ve­di­men­to, il go­ver­no delle larghe intese alla Mo­lo­tov-Rib­ben­trop ha dato il con­tror­di­ne.

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Così fa­cen­do, però, ha reso ancora più evi­den­te quanto so­ste­ne­va­mo non più di quat­tro giorni fa. Il Due per Mille ha un tetto e non ri­par­ti­sce le scelte ine­spres­se. Il Cinque per Mille ha un tetto e non ri­par­ti­sce le scelte ine­spres­se. L’Otto per Mille non ha un tetto e ri­par­ti­sce le scelte ine­spres­se. Tro­va­te la (non) pic­co­la dif­fe­ren­za. Senza di­men­ti­ca­re che, co­mun­que, 8 > 5+2.

Se il quiz enig­mi­sti­co è sem­pli­ce da ri­sol­ve­re, è invece enig­ma­ti­co capire il motivo per cui un mec­ca­ni­smo di questo tipo debba ancora re­sta­re in vigore: tra i par­ti­ti po­li­ti­ci, la Chiesa ri­mar­rà dunque quello più fi­nan­zia­to dai con­tri­buen­ti.

Ma c’è un re­fe­ren­dum che chiede di ap­pli­ca­re al­l’Ot­to quanto già vale per il Cinque e per il (salvo ul­te­rio­ri con­tror­di­ni) Due per Mille: che i soldi di chi non sce­glie non vadano a chi è così bravo da sce­glier­si tanti po­li­ti­ci com­pia­cen­ti.




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