mercoledì 16 giugno 2021 - Giacomo Onorato

La trasparenza invocata dal Papa non si applica alla Diocesi di Pozzuoli

Papa Francesco nomina monsignor Gennaro Pascarella Vescovo di Ischia e unisce l’isola alla Diocesi di Pozzuoli – “Mi è stato chiesto di andare oltre” le prime parole dell’alto prelato. 

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Il vescovo Gennaro Pascarella

E’ questo il titolo dell’articolo apparso il 22 maggio u.s. sul giornale locale online, Cronaca Flegrea (https://www.cronacaflegrea.it/papa-francesco-nomina-monsignor-pascarella-vescovo-di-ischia-e-la-unisce-alla-diocesi-di-pozzuoli/), al quale va il mio plauso per tutto quello che ha scritto nel lungo articolo, chiaramente in positivo, trascurando l’altra faccia della medaglia, forse di non sua conoscenza, che non fa onore al vescovo Gennaro Pascarella.Ed ecco il veritiero racconto documentato del cav. Giacomo Onorato alias “Giacomino pane al pane e vino al vino” con il quale si completa la figura anche se in contraddittorio da quella descritta dall’articolista in positivo.

Molto probabilmente il Santo Padre papa Francesco, se avesse saputo che la disciplina in tema di trasparenza non si applica alla Diocesi di Pozzuoli, non l’avrebbe nominato anche vescovo dell’Isola d’Ischia.

Il 5 ottobre 2020 il cavaliere Onorato scriveva al Vescovo Pascarella personalmente, ed al suo Vicario Generale mons. Paolo Auricchio una e- mail avente per oggetto : “Colonia Castaldo” Concessione Gestione Diocesi di Pozzuoli — Richiesta copia comodato dell’anno 1999 e formalizzazione risoluzione del 18 luglio 2008. (Nell’anno 1999 il cardinale Michele Giordano diede in comodato d’uso la suddetta Colonia alla Diocesi di Pozzuoli, il 18 luglio 2018 il cardinale Crescenzio Sepe formalizzò la risoluzione.

Il cavaliere inoltrava tale richiesta in quando studioso e devoto del “parroco cardinale “ che fu il venerato cardinale Alfonso Castaldo, operatore di misericordia anche con la realizzazione di tante opere sociali e caritative promosse neII’Arcidiocesi di Napoli e Pozzuoli e per verificare che non erano state disattese le volontà testamentarie del cardinale Alfonso Castaldo.

Tante di queste opere, furono rivolte a favore deII’infanzia abbandonata in stato di bisogno e di indigenza, come la colonia climatica “Colonia Castaldo” in contrada Fusaro nel Comune di Bacoli che purtroppo contrariamente alle volontâ del donatore, il cardinale Alfonso Castaldo, il card. Crescenzio Sepe come da atto notarile del notaio Maria Francesca Bottino del 26 febbraio 2016, ha incredibilmente venduto o meglio svenduto I’intero complesso immobiliare composto da cinque corpi di fabbrica (tutti formati da tre piani), con circostanti aree scoperte cortilizie pertinenziali, completamente recintato e munito di due cancelli, che consentono l’accesso daII'interno del complesso alla strada e alla spiaggia, il tutto circoscritto completamente dall'appezzamento di terreno della superficie catastale di are 76.58 (are settantasei e centiare cinquantotto), che circoscrive completamente il complesso. II tutto per la modica cifra di euro 1.210.000,00 (unmilioneduecentodiecimila virgola zero), di cui Euro 1.150.000,00 (unmilionecentocinquantamila virgola zero) per i cespiti suddetti descritti ed Euro 60.000,00 (sessantamila virgola zero) per il terreno.

 

Lo scandalo più grande è quello che non si capisce il motivo di come ha fatto La Congregazione del Clero in data 5 settembre 2016 ad autorizzare il cardinale Crescenzio Sepe a vendere alla società I.FL.HAN spa, già conduttrice di tre palazzine del Complesso per l’importo complessivo di 1.210.000,00 euro, società affittuaria con una sostanziosa morosità come si legge nel decreto per la quale il contratto di locazione ultranovennale - durata locazione 18 anni a partire dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2025 al fine di perseguire i fini e gli scopi disposti dal donatore. Non è dato da sapere a noi poveri mortali cattolici apostolici romani i motivi per cui il cardinale Crescenzio Sepe il 26 febbraio 2016 che avrebbe dovuto lasciare la Diocesi per raggiunti limiti di età già il 3 giugno 2018 dieci anni prima della scadenza naturale del fitto che sarebbe dovuto avvenire il 31 dicembre 2025, ha svenduto la Colonia Castaldo, grande opera di carità rivolta all’infanzia abbandonata dal suo predecessore il cardinale Alfonso Castaldo, complesso per il quale ci sono state anche interrogazioni parlamentari nel 1997 sul destino della “Colonia Castaldo”da parte dell’ex gruppo alla Camera dei Deputai di Rifondazione Comunista con risposta dell’allora ministro per la solidarietà sociale Livia Turco, che sarebbe dovuto diventare la struttura di riferimento dei Comuni


dell'area Flegrea per i minori.

Non bisogna trascurare che le 5 palazzine ai fini catastali fino alla data del 7 luglio 2020 risultano ancora come categoria catastale B/1 (Collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme) - Coefficiente per il calcolo valore ai fini IMU: Esente, accertamenti in merito dovrebbero essere messi in atto dalla Guardia di finanza e dall’Agenzia Delle Entrate anche in riferimento al prezzo di vendita di sicuro non congruo al valore di mercato.

Una telenovela durata oltre 8 mesi, iniziata il 4 settembre 2020, con reiterate richieste informali al Vicario Generale mons. Paolo Auricchio e richiesta ufficiale come indicazioni di quest’ultimo al vescovo Gennaro Pascarella, con firma digitale del 5 ottobre 2020, sollecitata con nota del 19 ottobre 2020, da notare che il richiedente attraverso ll suo segretario fu convocato per il giorno 8 ottobre da mons. Pascarella in Episcopio alle ore 11, recatosi in Diocesi misteriosamente gli veniva comunicato che il vescovo era indisposto fisicamente e che sarebbe stato riconvocato, grande ed inspiegabile bugia!In quanto ad oggi non è stato mai più invitato in Diocesi dal vescovo.

Per il vescovo Gennaro Pascarella la Telenovela è finita con l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno a firma del Vicario Generale don Paolo Auricchio, che in una delle tante telefonate fatte senza ricevere risposta, si è avuto la fortuna di ricevere una risposta lapidaria. “rivolgetevi al mio legale”, diversamente invece con la suddetta raccomandata del 11 maggio 2021, in sintesi ha comunicato che : “…La disciplina in tema di trasparenza non si applica alla scrivente Diocesi”.

La protesta a sorpresa del cav. Giacomo Onorato prima o poi arriverà, quanto senza paura di avere coraggio armato di “bombetta” e di megafono andrà a gridare sotto le finestre di Pascarella, pane al pane e vino al vino.

 

 

 

 




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