La società civile continua a mobilitarsi per la popolazione palestinese (video)
Dopo il veto posto dagli U.S.A. al cessate il fuoco e dopo l’uccisione dell’accademico e poeta Refaat Alareer nel corso di un bombardamento, continuano in moltissime città del mondo gli appelli dalle piazze per il cessate il fuoco. Anche Napoli ancora in corteo.
di Daniele Pallotta
Mentre i bombardamenti eseguiti dall’esercito israeliano proseguono sulla striscia di Gaza e la popolazione civile palestinese è allo stremo, a causa di mancanza di acqua, viveri ed assistenza sanitaria, nell’immobilismo della comunità internazionale determinato dal veto al cessate il fuoco, posto, in sede O.N.U., dagli Stati Uniti d’ America, quello che non si ferma sono gli appelli e le manifestazioni di solidarietà organizzate da movimenti e associazioni della società civile in moltissime città del mondo.
A Napoli una delle ultime, numerose, iniziative si è tenuta il 9 dicembre, all’indomani dell’uccisione di Refaat Alareer, professore dell’ Università Islamica di Gaza e fondatore dell’associazione We Are Not Numbers, morto a causa di un bombardamento dell’aviazione israeliana.
Nel corso del corteo di Napoli (video) è stata letta una sua poesia che riportiamo di seguito:
“Se dovessi morire,
tu devi vivere
per raccontare la mia storia
per vendere le mie cose
per comprare un pezzo di stoffa
e qualche stringa,
(rendilo bianco con una lunga coda)
cosicché un bambino, da qualche parte a Gaza
guardando il cielo negli occhi
in attesa di suo padre che se ne andò in una fiamma –
e non diede l'addio a nessuno
nemmeno alla sua stessa carne
nemmeno a se stesso –
veda l'aquilone, il mio aquilone che tu hai fatto,
volare là sopra
e pensi per un momento
che un angelo sia lì
a riportare amore
Se dovessi morire,
fa' che porti speranza
fa' che sia una storia”
Refaat Alareer
Al termine della manifestazione si sono ripetuti ancora una volta gli appelli al cessate il fuoco e a continuare le mobilitazioni per fare pressione sociale sui governi che proseguono le azioni di guerra, da parte di Amar Abdallah, presidente della Comunità Islamica di Napoli e di Fall Malick, presidente della Comunità Senegalese di Napoli.