lunedì 28 marzo 2022 - Gerardo Lisco

La sintonia di Conte con il Paese reale e la sfida del M5S

Il Corriere della Sera titolava qualche giorno fa Di Maio scarica Conte, ad analizzare attentamente i fatti è Conte, che coerentemente con i valori del M5S, scarica Di Maio. Con le prese di posizioni di questi giorni, ribadite con decisione dalla Annunziata, la quale ha reagito con disappunto, Conte rilancia il M5S come l’unica forza politica in sintonia con il Paese reale.

 

I sondaggi dicono in modo chiaro che due terzi degli italiani sono contro l’invio di armi in Ucraina e contro l’aumento della spesa pubblica per armamenti. L’Annunziata, nella sua trasmissione, ha provato a far passare tanto Conte quanto tutti coloro che non hanno un approccio mainstream al conflitto militare ucraino – russo, come filo “putiniani”, operazione che non le è andata bene a fronte delle posizioni chiare espresse dal Presidente Conte. In questo mese di guerra i media nazionali hanno raggiunto un livello di servilismo impressionante. L’attacco al prof. Orsini come quello al giornalista Marc Innaro provano ampiamente il servilismo dei media nazionali verso l’establishment. Perfino in presenza di notizie palesemente false i media nazionali hanno continuato, imperterriti, a comunicarle come vere. I 350 senatori e deputati che hanno disertato il parlamento durante la comunicazione del Presidente Zelenski, in aggiunta alle prese di posizione dell’ANPI, della sinistra “radicale”, all’intervista di Del Rio rilasciata a L’Avvenire il quale ha richiamato espressamente Papa Francesco I , sono le prove del crescente dissenso della Società nei confronti di Draghi e del modo come , di concerto con il Ministro degli Esteri Di Maio, conduce la politica nazionale rispetto al conflitto bellico. Il dissenso forte presente nella Società, che via via sta raggiungendo il “palazzo”, aveva bisogno della presa di posizione forte di un leader politico. Conte con le sue dichiarazioni ha dimostrato di essere in sintonia con il Paese. La presa di posizione contro l' aumento della spesa militare è ciò che vogliono gli italiani. Non si può aumentare la spesa militare quando famiglie ed imprese hanno bisogno di sostegno per far fronte alla già pesante crisi aggravatasi ancora di più con il conflitto ucraino - russo. La riduzione delle forniture di gas dalla Russia e l' acquisto dagli Usa non farà altro che peggiorare la crisi. I media di regime , da mesi martellano l' opinione pubblica per convincerla ad accettare sacrifici in nome di una libertà utile agli oligarchi ucraini ascari al servizio degli interessi degli Usa. La presa di posizione di Conte potrebbe , se ben gestita, favorire la via diplomatica alla pace. La presa di posizione di Conte potrebbe aprire una crepa nel governo Draghi tale da trovare sponda nel governo tedesco e non solo aprendo ad una soluzione diplomatica del conflitto. La mia impressione è che i governi dell'UE, di fronte ad una situazione sempre più insostenibile, aspettano che qualcuno faccia il primo passo. Gli Usa, come prova il viaggio di Biden in Polonia, sono consapevoli di questo dato ed è per questa ragione che stringono intese ancora di più con la Polonia e i Paesi Baltici. Il fatto che questi paesi siano il fronte immediato non è sufficiente a giustificare il rapporto privilegiato che gli Usa stanno costruendo con essi. Gli Usa con questa azione si inseriscono nelle divisioni presenti all'UE, divisioni alimentate dal nazionaliberismo in primo luogo polacco. Per porre fine al conflitto attraverso l' azione diplomatica dell'UE serve che qualcuno faccia il primo passo. Il mutamento del clima politico ha spinto Draghi a dichiarare di voler parlare con Putin, perché teme gli effetti dell'azione del M5S e quindi di Conte sul governo. Le prese di posizioni di Conte non sono dettate da opportunismo politico. Che sia così lo provano ampiamente le questioni che ha posto e cioè: interventi a favore di salari, sanità e occupazione, sostegno a imprese e famiglie, investimenti a favore della transizione ecologica. Sono tutti interventi che richiamano la Carta dei Principi e dei Valori del M5S. Con questa presa di posizione, Conte entra in sintonia con il Paese con un preciso programma politico e di governo. Il M5S, con il nuovo corso di Conte, definisce profilo e cultura politico. Il richiamo ai beni comuni, al comunitarismo di Olivetti, al senso di responsabilità delle imprese in funzione della costruzione della coesione sociale, il richiamo all’interesse nazionale, alla transizione ecologica, all’economia sociale di mercato, fa del M5S una forza politica Democratica e Sociale come alternativa concreta ad un sistema incapace di reagire in positivo alla crisi che stiamo vivendo. 

 Foto Wikimedia




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