venerdì 20 gennaio 2012 - Fernando Bassoli

La serie A dopo 18 giornate

La sconfitta patita nel derby dal Milan ex capolista conferma che questo campionato è più che mai incerto. E qui sta oggettivamente il suo fascino.

L’Inter delle sei vittorie consecutive made in Ranieri è la squadra del momento, ma bisognerà vedere se le energie nervose spese per la non facile rimonta lasceranno scorie nei muscoli degli atleti. La Juve postcalciopoli è ancora poco convincente – soprattutto in difesa – e i mezzi passi falsi interni (l’ultimo contro il Cagliari) la dicono lunga sul reale valore di una rosa che ha molti, forse troppi elementi da gestire e tenere sulla corda, l’ultimo in ordine di tempo Marco Borriello, preso un po’ a sorpresa dalla Roma (serviva davvero?).

Zona Europa League. A ben guardare il gioco migliore è stato espresso dall’Udinese (strepitosa fino a questo momento la sua stagione). Anche se Di Natale-dipendente, l’undici di Guidolin naviga stabilmente nei quartieri altissimi, ma rischia di pagare un prezzo elevato all’impegno in Coppa d’Africa di alcuni dei suoi, come si è potuto vedere a Genova, con la sconfitta un po’ a sorpresa per 3-2.

Forse potrà durare più la Lazio, che ha il grande merito di avere tra i suoi un bomber doc come il panzer Klose, un nome una garanzia, ma resta il fatto che Reja deve perfezionare una rosa di calciatori alla quale manca qualche petalo soprattutto in difesa. Si è ripresa alla grande la Roma che tanti dubbi aveva sollevato nell’avvio di stagione.

Il lavoro di un esperto come Sabatini sta dando i suoi frutti. Ce lo conferma l’esplosione di talenti purissimi come Lamela e Pjanic o l’altissimo rendimento di Osvaldo fino all’infortunio. Giunto nella Capitale tra molte perplessità, l’italoargentino che piace anche a Prandelli si è rivelato un affare.

Delude invece il Napoli, troppo lunatico e distratto dalla Champions, che sta perdendo tante occasioni per superare l’esame di maturità, come evidenziato anche nel sorprendente pareggio del San Paolo ottenuto da un volitivo ma non irresistibile Bologna versione Pioli, il quale ha il merito tecnico di avere lanciato coraggiosamente nella mischia un talento giovanissimo come il francese Taider, che lo ha ripagato con un’ottima prestazione.

In ritardo. Un disastro la Fiorentina. Dopo lo 0-3 esterno di Coppa contro la Roma, la sconfitta interna col fanalino di coda: il fragile Lecce. Un rigore di Di Michele è bastato per tornare nel Salento con tre punti di platino. Delio Rossi avrà molto da lavorare per ridare la proverbiale brillantezza al gioco in velocità dei toscani.

Peggio ancora sta facendo un indecifrabile Palermo, che continua a cambiare allenatore mentre dovrebbe finalmente pensare di cambiare qualche giocatore (in difesa). Dopo il rovescio interno col Napoli, un’altra sorprendente sconfitta: quella a casa di un più che mai pimpante Chievo. Non ci siamo.

Ottimo invece il rendimento del Catania di mister Montella (1-1 contro la Roma, ma la partita è stata sospesa per il maltempo e servirà una seconda puntata per disputare i 25 minuti più recupero mancanti). Poche speranze di salvezza per la matricola Novara (0-3 nello “spareggio” di Cesena), mentre i bianconeri di Romagna hanno un asso nella manica che risponde al nome di Adrian Mutu.

E scusate se è poco. Cagliari, Parma e Atalanta hanno invece la possibilità di raggiungere agevolmente i 40 punti che vogliono dire salvezza pressoché matematica.




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