lunedì 12 settembre 2016 - alfadixit

La scuola buona

Se i professori non vogliono spostarsi, perché lede i loro diritti, allora spostiamo gli studenti.

Ciò che proprio non capisco è perché un qualunque ingegnere metalmeccanico si sposta dove trova lavoro mentre un insegnante laureto in Filosofia invece no. Del resto alla mia generazione hanno sempre detto che il lavoro lo si coglie dove e quando c’è. Ma i professori sono un’altra cosa e anche i tempi sono cambiati quindi per risolvere il problema propongo che siano gli studenti a spostarsi. Da Bolzano potremmo portare intere classi a Caltanisetta con l’indubbio vantaggio che il professore potrebbe pure timbrare in mutande.

Il fatto è che da decenni, tutto ciò che viene fatto o anche solo proposto nella scuola viene selvaggiamente contestato dal corpo docente. Non basta aver fatto i concorsi e tentato di regolarizzare i precari, adesso bisogna pure assumerli a casa loro e senza considerare il fatto che la maggior parte dei concorrenti è stata pure bocciata.

Il punto è che la mentalità del personale scolastico è in gran parte rimasta quella degli anni settanta, la scuola è vista come un comodo “stipendificio” che deve rispondere alle esigenze di chi la fa e non di chi ne usufruisce. I concetti di “ esigenze del destinatario” e cioè la società e gli studenti e di “qualità del servizio erogato” sono solo fantascienza da filosofi.

Buona scuola a tutti.

Claudio Donini




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