lunedì 15 aprile 2019 - Yvan Rettore

La più bella Costituzione del mondo mai attuata in alcuni punti fondamentali

Nel nostro Paese, la Costituzione viene evocata quasi ogni giorno ma non viene quasi mai detto che è rimasta del tutto inattuata in non pochi punti fondamentali.

Prendiamo ad esempio l'art. 46 che indica che "ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende". Ebbene, questa introduzione progressiva nel mondo aziendale di una partecipazione sul modello della cogestione tedesca è rimasta confinata allo stato delle buone intenzioni e nulla più. Si è preferito ignorare questa innovazione che avrebbe potuto stimolare in modo determinante la produttività nostrana preferendo lasciar carta bianca unicamente ai sindacati dominati dai partiti.
 
Altro esempio è quello dell'art. 47, secondo cui la Repubblica favorisce l’“accesso del risparmio popolare al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del paese". Un azionariato popolare mai veramente realizzato che avrebbe consentito al risparmio privato del nostro Paese di costituire un vero e proprio motore di sviluppo e di investimenti creativi per l'insieme dell'economia italiana. 
 
Chiudo citando la mancata normativa sui partiti prevista nella Costituente e che è rimasta sempre lettera morta. Se fosse stata adottata, avrebbe potuto assicurare un ordinamento democratico all'interno dei partiti invece di dover assistere a l'attuale eccesso spaventoso di personalizzazione e di verticismo di stampo autoritario dei loro esponenti attuali.
Quindi, bella....bellissima la nostra Costituzione....da leggere sicuramente!
E comunque guai se non ci fosse. 
Sarebbe sicuramente peggio....però sarebbe ora di passare dalla lettura ai fatti!
 

 




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